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Provincia dell’Aquila: tra cambiamenti demografici e nuove opportunità, si gettano le basi per il piano che ridisegna il futuro del territorio.

Pubblicato: 08-07-2025 - 387
Provincia dell’Aquila: tra cambiamenti demografici e nuove opportunità, si gettano le basi per il piano che ridisegna il futuro del territorio. Politica

Provincia dell’Aquila: tra cambiamenti demografici e nuove opportunità, si gettano le basi per il piano che ridisegna il futuro del territorio.

Pubblicato: 08-07-2025 - 387


Prosegue il percorso di collaborazione con i Comuni per l'elaborazione del nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp): oggi all’Ance il confronto con gli amministratori

L’AQUILA - Popolazione in calo, comuni montani a rischio spopolamento, ma anche segnali di crescita in settori economici strategici: è questa la fotografia emersa nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina nella sede dell’Ance dell’Aquila, promosso dalla Provincia dell’Aquila nell’ambito del percorso partecipativo per la redazione del nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp).



Nel corso dei lavori, a cui hanno preso parte rappresentanti della Provincia, docenti dell’Università dell’Aquila e tecnici impegnati nel percorso di pianificazione, sono stati illustrati i primi risultati delle analisi ambientali e socio-economiche, elaborate in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, l’Università di Cagliari e il Gran Sasso Science Institute, che costituiranno la base conoscitiva del nuovo Piano.

Uno studio che racconta cosa è successo nei territori della provincia per capire cosa potrebbe accadere nel futuro: una proiezione ritenuta dunque utile per orientare il futuro del comprensorio. L’incontro ha interessato in particolare l’area Nord della provincia aquilana, con i Comuni di Barete, Barisciano, Montereale, Campotosto, Lucoli, Capitignano, Rocca di Mezzo, Sant’Eusanio Forconese, Pizzoli, Rocca di Cambio, Poggio Picenze, Ocre, Cagnano Amiterno, Scoppito, Tornimparte, Fossa e L’Aquila.

Il presidente della Provincia, Angelo Caruso, ha sottolineato il valore strategico del percorso e la responsabilità istituzionale che ne deriva: “Vogliamo costruire un piano che non sia solo mero strumento normativo, ma una base per guidare le trasformazioni del nostro territorio - ha spiegato - Uno strumento dinamico e condiviso. Ci sono scelte non rinviabili e bisogna avere il coraggio di incidere su come vivremo, lavoreremo e ci muoveremo nei prossimi decenni. In questo senso il confronto con i sindaci è fondamentale, così come il contributo della ricerca”.



I dati del dossier, illustrati dal professor Alessandro Marucci, docente dell’Università degli Studi dell’Aquila, e dall’ingegnere Andrea De Simone, dirigente del settore Territorio e Urbanistica della Provincia, hanno restituito un quadro articolato. Il territorio, secondo quanto emerso, sta affrontando una transizione demografica, che si riflette in maniera diversa tra capoluogo e comuni montani: l’area dell’Aquilano ha vissuto un periodo di crescita tra il 2001 e il 2024, registrando un +9,26% della popolazione. Tuttavia, secondo le proiezioni al 2043, la crescita si arresta, con un aumento marginale dello 0,16%. Montereale, già duramente colpita dal calo demografico nel periodo recente (-21,77% dal 2001 al 2024), rischia di vedere un’accelerazione del fenomeno nei prossimi vent’anni: -30,84% tra il 2023 e il 2043. Anche Rocca di Mezzo, che dal 2001 al 2024 aveva mostrato un modesto +2,93%, inverte completamente il trend, con una previsione negativa pari a -20,77% entro il 2043.

Se il quadro demografico pone “sfide urgenti”, sul piano occupazionale emergono elementi più incoraggianti. Montereale registra un balzo: +115,7% di addetti nel settore privato tra il 2007 e il 2023, trainato dai servizi alle imprese (+855%). Anche Rocca di Mezzo mostra segnali positivi, in particolare nell’istruzione (+772%) e nei trasporti (+347%). L’Aquila, invece, cresce in modo più costante, ma con performance significative nei settori della sanità (+80,3%) e dei servizi professionali (+73,9%). I dati relativi al comparto agricolo confermano “una crisi generalizzata” in termini di superficie coltivata, aziende e lavoratori, con una unica eccezione positiva a Rocca di Mezzo, dove si registra un incremento delle aziende agricole del +2,86%.

L’incontro rappresenta una tappa centrale del percorso di redazione del nuovo Ptcp, che proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori appuntamenti pubblici e momenti di ascolto con gli attori locali.


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