ROCCACINQUEMIGLIA. Il ricordo struggente degli amici dell’Alberghiero di Roccaraso, quello paterno del parroco e il vescovo che nell’omelia non trattiene la commozione ed il pianto dei genitori e della sorella. Sono state queste le immagini più toccanti del funerale di Christian Lombardozzi, lo studente diciassettenne, morto in classe durante una lezione di biologia nell’Istituto Alberghiero “E. De Panfilis” di Roccaraso. Tutta la comunità del piccolo borgo tra Roccaraso e Castel di Sangro si è raccolta ieri mattina nella piazza, davanti alla chiesa di S.Giovanni Battista, per dare l’ultimo saluto al giovane. In molti sono rimasti fuori della piccola chiesa dove il vescovo di Sulmona Angelo Spina ha celebrato il rito funebre. Ad accogliere alle porte del paese la bara bianca, adornata da cuscini di fiori, anch’essi bianchi, il parroco don Renato D’Amico, seguito da tanti giovani dell’Alberghiero e amici del povero Christian. Preceduti dalla bara portata a spalla da gente del posto, i genitori di Christian, Katia e Antonio, con la sorella Serena. Un silenzio di muto dolore, durante tutto il rito è sceso sulla piazza, gremita da un migliaio di persone. “Christian unico nell’immenso” è stato l’incipit del ricordo di un’amica che ha letto un breve pensiero fissando alcuni tratti del diciassettenne, “un ragazzo dolce e sensibile, spesso timido ma gioviale verso tutti”. Ancor più dettagliato è stato il ricordo di don Renato D’Amico, parroco della piccola comunità: “Ragazzo dinamico, intraprendente e volitivo. Pieno di vita e di forza, un ragazzo sportivo che amava la montagna e raccogliere i tartufi, sua grande passione.
Funerali Christian Lombardozzi
Nel giorno della festa del paese era lui a salire sulla cima del campanile per suonare le vecchie campane e farci ascoltare quei rintocchi festosi”. Anche il vescovo Spina si è commosso concludendo la sua omelia, mentre rivolgeva un’invocazione a Christian perché “guardi dal cielo i giovani della sua classe e preghi per loro affinché capiscano quanto sia prezioso il dono della vita che va custodito”. Alle esequie hanno preso parte anche il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis e le autorità militari. Red. News.