VENAFRO. “Ladri di biciclette”, ma la trama del film di Vittorio De Sica, ritenuto uno dei massimi capolavori del neorealismo cinematografico italiano, in questa vicenda c’entra solo in parte. Siamo a Venafro, dove un operaio 40enne, dopo mesi di sacrifici mette da parte la somma per acquistare una mountain bike Whistle Patwin, del valore di mille euro, che aveva promesso come regalo al figlio. Ma uno sconosciuto, nota la fiammante bici lasciata parcheggiata dal ragazzo nei pressi del condominio dove abita e se ne impossessa facendola sparire. Al 40enne, vittima del furto non rimane altro che denunciare il fatto ai Carabinieri. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venafro, raccolgono alcune testimonianze da persone che abitano in quel condominio e si mettono subito sulle tracce di un giovane, appartenente ad una famiglia composta da persone che nel passato hanno avuto già problemi con la giustizia, precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, residente a poche centinaia di metri dal luogo del furto.
Il giovane, forse intuisce che i Carabinieri gli sono alle calcagna, e fa il passo falso che i militari attendevano. Si reca presso un negozio di biciclette, dove propone al titolare di acquistare la mountain bike ad un prezzo di favore. Pedinato da uomini dell’Arma in borghese, il giovane si reca a prelevare la bici rubata che teneva nascosta all’interno del sottoscala del condominio della sua abitazione. Così, colto in flagrante, viene fermato ed accompagnato in caserma dove nei suoi confronti scatta una denuncia per il reato di ricettazione. La storia si conclude a lieto fine, con la restituzione della mountain bike al legittimo proprietario, che si reca in caserma con il figlio a ringraziare i Carabinieri.