Politica

Roccamandolfi: il comune di Roccamandolfi delibera per la maggiore rappresentanza in Consiglio regionale di esponenti della Provincia di Isernia.

Pubblicato: 20-12-2016 - 315
Roccamandolfi: il comune di Roccamandolfi delibera per la maggiore rappresentanza in Consiglio regionale di esponenti della Provincia di Isernia. Politica

Roccamandolfi: il comune di Roccamandolfi delibera per la maggiore rappresentanza in Consiglio regionale di esponenti della Provincia di Isernia.

Pubblicato: 20-12-2016 - 315


“Dobbiamo e ci devono garantire l’elezione di almeno 6 consiglieri regionali e non più 3”. Così il sindaco Giacomo Lombardi.

ROCCAMANDOLFI. Anche il Comune di Roccamandolfi con delibera di giunta comunale n.116 pubblicata all’albo pretorio il 12/12/2016, ha deliberato come tutti i comuni della Provincia di Isernia e come lo stesso consiglio provinciale, affinchè il consiglio regionale ponga in essere tutti gli atti legislativi necessari volti a garantire e realizzare un doveroso riequilibrio della rappresentanza della Provincia di Isernia in seno al consiglio regionale attraverso l’elezione di 6 consiglieri regionali per la predetta provincia anziché gli attuali 3.

Se è vero come è vero che la Provincia di Isernia – afferma il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi – rappresenta poco meno di un terzo della popolazione complessiva regionale è assolutamente giusto e legittimo dare alla stessa, la giusta rappresentanza politica in seno al consiglio regionale.

La scarsa e inadeguata rappresentanza politica – continua lombardi – è stata indubbiamente in questi anni, una delle cause del continuo impoverimento della provincia di Isernia, sia in termini di servizi al cittadino che di importanti presidi istituzionali soppressi o a rischio chiusura.

Aldilà di alcune apprezzabili dichiarazioni di circostanza, infatti, si ha la sensazione ed il sospetto, che difficilmente in consiglio regionale ci sia la vera volontà politica di modificare l’attuale legge elettorale per un riequilibrio di rappresentanza politica tra le due provincie, in quanto più di qualche attuale inquilino di palazzo Moffa potrebbe essere danneggiato da una rivisitazione dell’attuale legge elettorale in tal senso.

L’immediato futuro – conclude lombardi – ci darà le dovute risposte, con la speranza che si passi dai buoni propositi ad atti e fatti concreti, che ad oggi ancora non si intravedono.




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