Cronaca

Isernia: La consegna del finto pacco tra le nuove tipologie di truffe, i Carabinieri spiegano come prevenirle.

Pubblicato: 17-05-2017 - 329
Isernia: La consegna del finto pacco tra le nuove tipologie di truffe, i Carabinieri spiegano come prevenirle. Cronaca

Isernia: La consegna del finto pacco tra le nuove tipologie di truffe, i Carabinieri spiegano come prevenirle.

Pubblicato: 17-05-2017 - 329


ISERNIA. Negli ultimi tempi nella provincia di Isernia, come in altre zone d’Italia, è stata consumata una nuova tipologia di truffa ai danni di anziani, sulla quale i Carabinieri chiedono di prestare particolare attenzione. La cosiddetta truffa del pacco, nella quale il truffatore prima telefona il più delle volte a nome di un “nipote”, e poi si presenta a casa della vittima, dicendo di dover consegnare un pacco, con della merce ordinata, come si diceva da nipoti, figli o parenti. Per ritirare il pacco, però, all’anziano viene chiesto di pagare una somma, che ovviamente finisce nelle tasche del malfattore. E’ necessario che al verificarsi di tali situazioni, la vittima contatti immediatamente i Carabinieri, formulando il numero di emergenza “112”, preferibilmente da un telefono diverso da quello fisso dove generalmente arriva la telefonata del truffatore, meglio ancora se si ha la disponibilità di un telefono cellulare. Il rischio che si corre, richiamando dallo stesso telefono, è quello di riprendere la conversazione con il precedente interlocutore.

E’ comunque opportuno eventualmente contattare un familiare o un vicino di casa per farsi prestare immediata assistenza. Per questi motivi i Carabinieri di Isernia hanno messo a punto già da diversi mesi, e distribuito in tutta la provincia, un “vademecum” con i consigli per evitare di cadere nella trappola di qualche malintenzionato e i tipi di comportamento sospetto da cui guardarsi.

A tal proposito è stato anche prodotto un video, trasmesso dalle principali emittenti TV e sono stati organizzati incontri di concerto con la diocesi di Isernia-Venafro e la locale Prefettura, presso parrocchie ed altri luoghi di aggregazione, frequentati dalle categorie di persone ritenute maggiormente a rischio come quelle degli anziani, che proseguiranno anche nei prossimi mesi.




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