Ambiente

Questione inquinamento piana di Venafro, la Prefettura di Isernia replica alla Regione Molise.

Pubblicato: 13-12-2017 - 371
Questione inquinamento piana di Venafro, la Prefettura di Isernia replica alla Regione Molise. Ambiente

Questione inquinamento piana di Venafro, la Prefettura di Isernia replica alla Regione Molise.

Pubblicato: 13-12-2017 - 371


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA PREFETTURA DI ISERNIA.

In riferimento alla “replica” della Regione Molise comparsa in data 12 dicembre, relativa al comunicato stampa diramato dalla Prefettura l’11 dicembre, a seguito dell’incontro svoltosi presso il Tribunale di Isernia in materia di inquinamento ambientale alla presenza del Prefetto di Isernia, del Presidente del Tribunale e del Procuratore della Repubblica, si forniscono le seguenti precisazioni.

Nel mese di maggio, si è tenuto un incontro sull’argomento presso il Tribunale di Isernia, al quale, oltre al Prefetto di Isernia, al Presidente del Tribunale e al Procuratore della Repubblica, sono intervenuti il Presidente del Consiglio regionale del Molise e l’Assessore regionale all’Ambiente.

In quella circostanza, il Presidente del Tribunale ha espressamente richiesto al Prefetto la disponibilità - immediatamente assicurata - ad essere delegato dalla Regione al fine di coordinare le iniziative in materia di controllo sull’inquinamento della piana di Venafro.

Pertanto, i rappresentanti regionali si sono impegnati affinché la Regione conferisse delega al Prefetto di Isernia al fine di effettuare analisi sull’aria e sul suolo della piana di Venafro, con oneri a carico della stessa Regione e tramite laboratori terzi di sicura affidabilità e competenza.

Diversamente da quanto concordato in quella sede, nella seduta del Consiglio regionale del 6 giugno 2017 - alla quale si fa riferimento nella “replica” comparsa ieri - è stato approvato un ordine del giorno con cui è stato proposto il conferimento al Prefetto di Isernia, oltre delle suddette funzioni di controllo, anche dei poteri di amministrazione attiva contemplati dall’art. 10 del citato d.lgs. n. 155/2010 che, com’è noto, non sono cumulabili con i poteri ispettivi e di controllo, come ribadito anche dalla Corte Costituzionale, che ha di recente dichiarato l’illegittimità costituzionale proprio della legge regionale del Molise che prevedeva tale cumulo di poteri.

Poiché l’ordine del giorno varato dal Consiglio Regionale il 6 giugno “impegnava il Presidente della Giunta e tutto il governo regionale a porre in essere un idoneo Piano di azione nel quale prevedere gli interventi da attuare a breve termine al fine di monitorare il livello degli inquinanti” affidando al Prefetto il coordinamento del Piano, la Prefettura ha indirizzato immediatamente una nota agli organi regionali per far presente che l’illegittimità di tale conferimento non avrebbe consentito, ovviamente, al Prefetto di esercitare i poteri che il Consiglio Regionale intendeva conferirgli. Tale valutazione è stata condivisa anche dal Ministero dell’Ambiente, in occasione della riunione citata dall’Assessore Facciolla.

Non corrisponde al vero, pertanto, l’affermazione secondo cui “il Prefetto non accettava l’incarico”, in quanto, come chiarito, l’incarico non è stato neppure conferito dalla Giunta perché, se ciò fosse avvenuto, si sarebbe trattato di un conferimento illegittimo.




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