La Società della Boys Roccaravindola che da qualche mese ha lanciato la nuovissima rubrica “BOYS BOOK” oggi ripropone la propria attività e nell’occasione la nostra redazione ha intervistato Lorenzo Caccia, giovanissima promessa della nostra scuola calcio della categoria Giovanissimi.
Ecco l’intervista che il giovane calciatore ha rilasciato alla nostra Redazione.
Raccontaci un po’ di te. Quando hai iniziato a giocare a calcio e cosa rappresenta per te lo sport?
Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo 6 anni. Mi è sempre piaciuto questo sport perché unisce tutti nel divertimento e soprattutto è lo sport più bello del mondo. Per me rappresenta tutto ciò di cui ho bisogno nella mia vita.
C’è un calciatore in particolare che consideri un punto di riferimento e a cui ti ispiri?
Ci sono molti giocatori a cui mi ispiro e che ammiro, soprattutto nel passato, ma se devo sceglierne uno dico senza dubbio Javier Zanetti. Sono appassionato da lui essendo interista e, vedendo le sue partite, si nota che buttava il sangue sopra il campo e che non si arrendeva mai per qualunque cosa. È per questo che mi ispiro così tanto a lui ogni domenica nelle partite, ma anche durante la settimana negli allenamenti.
Che ruolo prediligi in campo?
Il ruolo che più mi piace in campo in assoluto è la punta centrale, mi trovo molto bene però anche a giocare dietro la punta. In ogni caso riesco, visto le mie caratteristiche, ad occupare tutti i ruoli dell'attacco e secondo l’esigenza della Domenica mi adatto a quello che mi chiede il Mister Pitisci.
Raccontaci un po’ della partita di Domenica scorsa contro la Fraterna?
Domenica sapevamo che era una partita molto difficile già prima ma questa non è una giustificazione per la sconfitta ricevuta nei minuti finali. Infatti potevamo sicuramente fare meglio soprattutto tra fine primo tempo e metà secondo tempo perché gli avversari ci hanno schiacciati nella nostra metà campo e noi non sapevamo difenderci. Spero che ci serva da lezione per le prossime partite anche se purtroppo stiamo giocando quasi tutte le partite con un giocatore che non è il portiere perché Rampone è ancora infortunato.
Il Gol più bello che hai segnato fino ad oggi?
Il gol più bello che ho segnato fino ad oggi è sicuramente il secondo che ho siglato contro il Vairano qualche settimana fa direttamente da fuori area. Ricevo palla al limite dell’area, in quel momento vedo il portiere leggermente fuori dai pali, calcio e alzo la palla che entra in rete e realizzo solo quando tutti i miei compagni mi circondano perché anche loro si sono resi conto che ho segnato un bellissimo gol.
Qual è stato il tuo primo allenatore?
I miei primi allenatori sono stati in realtà due, Mister Tiziana e Mister Annarita, che mi hanno allenato ai piccoli amici e che mi hanno insegnato le basi del calcio e fatto amare questo sport.
Qual è il compagno di squadra con cui ti trovi di più?
Sto benissimo con tutti i miei compagni di squadra, abbiamo creato davvero un bellissimo gruppo, merito della società, del mister e di tutti noi ragazzi. Se devo scegliere su tutti dico Antonio Cerrone perché lo conosco da quando avevamo 5 anni e ho passato tutti questi anni insieme a lui condividendo questa bellissima passione.
Qual è la tua squadra del cuore?
Da sempre tifo Inter, non l’ho mai tradita e non la tradirò mai. La seguo sempre e mi emoziono ogni volta che gioca.
Hai un soprannome?
Fino ad oggi non ho mai avuto un soprannome fisso, infatti ne ho cambiati molti, ma in questo periodo mi chiamano tutti Zappacosta per via del mio secondo gol contro il Vairano che ho raccontato poco fa. Dicono infatti che sia uguale al gol fatto dal terzino del Chelsea. A me non piace molto questo soprannome però dovrò abituarmi.
Si ringrazia Lorenzo Caccia per essersi prestato alla nostra redazione rispondendo alle nostre domande.