RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA DONATO – CANDIDATO CENTRODESTRA
Il territorio molisano si caratterizza per un rilevante numero di piccoli borghi che, con un’adeguata valorizzazione in rete, potrebbero attrarre nuovi flussi turistici, delineare una controtendenza allo spopolamento delle aree interne, favorire l’insediamento di nuovi nuclei familiari provenienti soprattutto da altri Paesi europei, come accade da anni in altre regioni italiane, incentivare il ritorno di emigrati, in particolar modo anziani e pensionati, generare nuove opportunità occupazionali e di crescita per i giovani locali.
Per Donato Toma non ci sono dubbi: “Piccolo è bello, la maggior parte dei nostri paesi è al di sotto dei 5 mila abitanti, tutto il Molise, per le sue ridotte dimensioni geografiche e demografiche, è un borgo incantevole. È da qui che dobbiamo ripartire per rilanciare l’economia delle aree interne, che costituiscono una parte cospicua della nostra regione. Con un territorio ancora fortunatamente poco antropizzato, una urbanizzazione che non ha intaccato e compromesso l’impianto architettonico dei nostri borghi, un’aria salubre e un’acqua fra le migliori d’Italia, il Molise può ambire a diventare un grande albergo diffuso”.
Toma fa notare come, dopo 15 anni di tentativi a vuoto, il Parlamento italiano si sia dotato di una legge, la Realacci, a difesa dei piccoli Comuni, quelli con meno di 5 mila abitanti.
La Presidenza del Consiglio dei ministri ha elaborato uno studio sul valore delle aree interne, scoprendo a sorpresa che hanno attirato il 36% dei turisti, con una media di 11 per abitante contro i 5,4 del territorio rimanente. Inoltre, le presenze nelle aeree rurali sono cresciute di più del 7% e il turismo dei cammini ha avuto un incremento a due cifre.
Secondo l’esponente politico, “le opportunità del momento vanno colte al volo, iniziando da subito ad intercettare risorse nazionali ed europee destinate a progetti di riqualificazione del patrimonio edilizio, il che consentirebbe anche di mettere in sicurezza strutturale e sismica edifici pubblici e privati”.
“Certo, siamo in ritardo – fa notare Toma - siamo ancora alla fase dei ‘borghi magnetici’, come dicono gli esperti, vale a dire paesi che attraggono a prescindere da qualsiasi azione di pianificazione e di marketing, anche se va dato atto a diversi sindaci ed associazioni di settore di aver lavorato bene e di aver posizionato egregiamente i borghi molisani fra le migliori offerte del territorio nazionale.”
“In raccordo con la normativa nazionale ed europea – conclude Toma – ci proponiamo di intervenire, come Governo regionale, con provvedimenti ad hoc che diano priorità a progetti di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio edilizio, creazione di strutture ricettive che abbiano a modello l’albergo diffuso, marketing digitale per diffondere nel mondo questa stupenda ‘cartolina’ che è il Molise”.