RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ALFREDO RICCI - SINDACO DI VENAFRO.
La decisione assunta nella serata di ieri dalla conferenza provinciale dei Sindaci di Isernia in tema di dimensionamento scolastico costituisce un risultato positivo, che coniuga nel miglior modo possibile le esigenze del territorio e della Scuola.
Venafro e il suo hinterland conservano le tre istituzioni scolastiche.
L’istituto Comprensivo “Don Giulio Testa” (comprendente anche le scuole di Sesto Campano) e l’Istituto “Leopoldo Pilla” (con anche le scuole di Pozzilli e Filignano) mantengono il loro attuale assetto organizzativo, che da anni garantisce buona qualità dell’offerta formativa con numeri di iscritti in sicurezza e gestibili.
L’Istituto Superiore “A. Giordano”, che alla vigilia della riunione di ieri era indicato come a rischio, resta autonomo e si rafforza: infatti, trasformandosi in omnicomprensivo (con la confluenza delle scuole di Monteroduni), supera la soglia indicata dal Ministero e fatta propria dalla Regione dei 600 iscritti. In questo modo, a piano attuato, il “Giordano” potrà finalmente avere un dirigente scolastico titolare, superando la situazione della reggenza, che va avanti da anni.
Si tratta di una buona soluzione, da me proposta con il sostegno innanzitutto dei comuni interessati e, quindi, approvata all’unanimità dalla conferenza.
Una soluzione che tiene conto delle esigenze delle scuole presenti sul territorio, equilibrando i numeri e così proiettandole nel futuro con maggiore tranquillità, il tutto rispettando in pieno le linee guida approvate dalla Giunta Regionale lo scorso mese di agosto, in cui si richiedeva il superamento delle criticità numeriche del “Giordano”.
Non a caso tale proposta ha avuto il consenso unanime in primo luogo dei comuni direttamente interessati e, quindi, dell’intera conferenza provinciale.
Sono sicuro, pertanto, che ci siano tutte le condizioni, giuridiche, organizzative e politiche, affinché la Regione recepisca il piano provinciale approvato dalla conferenza dei sindaci, rendendo definitivo l’assetto voluto all’unanimità dai sindaci della Provincia di Isernia.