RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA LORENZO COIA - PRESIDENTE PROVINCIA DI ISERNIA.
Non è facile ricordare oggi la cifra umana del compianto Mimmo Pellegrino, in quanto era un uomo a diverse dimensioni.
Lo si ricorda come medico , valente professionista , stimato ed apprezzato in tutta la provincia.
Lo si ricorda come uomo di cultura, da assessore al ramo in provincia , valorizzò i patrimoni culturali della nostra piccola provincia, dai tratturi alla tradizione della transumanza , al giacimento del Paleolitico della Pineta , al Teatro italico di Pietrabbondante , agli scavi della città monastica di San Vincenzo al Volturno , alle chiese della sua Atene del Sannio , alla valorizzazione delle nostre origini sannite.
Pose la cultura come via del progresso e di valorizzazione della nostra provincia.
Lo si ricorda come politico appassionato e coerente, per cui la politica era spirito di servizio, operare per il bene comune, passione civile, impegno per una causa giusta , non rinnegando gli ideali di solidar/ietà , di uguaglianza , di rispetto per gli altri. Lo apprezziamo/ e lo apprezzammo come uomo , con la sua grande carica umanitaria , attaccato ai valori etici propri della nostra terra, delle sue origini , delle sue tradizioni ,attaccato alla famiglia e strenuo difensore della nostra identità.
Lo ammirammo per il suo carisma , non era il Presidente della Provincia ma il Presidente Pellegrino , un tratto distintivo che incarnava l’uomo, il medico, l’intellettuale, il difensore della nostra identità culturale.
Lo hanno amato gli amici , i compagni di partito, per i quali rappresentava un esempio di buona amministrazione, lo hanno rispettato gli avversari , per l’eleganza e la signorilità con cui , anche se con rigore, si opponeva alle scelte che riteneva sbagliate.
Un uomo a più dimensioni , non è facile tratteggiarne il ricordo oggi , e sono grato al destino , che sia proprio io , per la stima che gli nutrivo, a leggere queste poche righe.
Sono molte le opere che Mimmo Pellegrino ci lascia in eredità non solo materiali, gli farebbe piacere sapere che la civiltà della transumanza è in dirittura per il riconoscimento di bene immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO , come lo sono state la riserva MAAB di Collemelluccio , le foreste vetuste del PNALM, e che la civiltà monastica segue la stessa sorte. Tutte sue intuizioni. Ma il Presidente Pellegrino ha lavorato anche sui temi della viabilità , in particolare per l’Alto Molise , per le aree interne che erano da sempre la sua priorità.
Lo ricordiamo così , interprete appassionato “del suo tempo , attaccato alla nostra terra alla nostra storia e a quella delle sue popolazioni e degli uomini che la attraversarono attraverso i tratturi, impegnato a costruire un percorso di crescita con al centro i valori dell’uomo, il lavoro, la cultura , la famiglia , la solidarietà.” Qualcuno lo ha definito un sognatore, forse lo era , ma ha vinto le sue battaglie e come disse Nelson Mandela , un altro vincitore “ Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso “ .
Ciao Presidente Pellegrino , che la terra ti sia lieve.