Cronaca

Isernia: massacra di botte il padre e lo minaccia con un coltello per soldi. Un arresto in città Guarda il video della Questura pentra.

Pubblicato: 22-02-2019 - 316
Isernia: massacra di botte il padre e lo minaccia con un coltello per soldi. Un arresto in città Guarda il video della Questura pentra. Cronaca

Isernia: massacra di botte il padre e lo minaccia con un coltello per soldi. Un arresto in città Guarda il video della Questura pentra.

Pubblicato: 22-02-2019 - 316


Nel corso della giornata del 21 Febbraio u.s. personale della Squadra Volanti della Questura di Isernia ha proceduto all’arresto di R.M. di anni 45, resosi responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.



Nello specifico, in seguito a segnalazione al numero di emergenza 113, la volante interveniva in via Pio La Torre per lite in famiglia. Giunti sul posto gli operatori, all’atto di entrare in casa, notavano una persona anziana, sanguinante e con il volto tumefatto, che indicava il figlio quale autore dell’aggressione raccontando di essere stato rinchiuso in una stanza, minacciato con un coltello e poi picchiato selvaggiamente al fine di estorcergli del denaro. Assunte le prime informazioni gli operatori bloccavano l’uomo e procedevano a perquisizione personale rinvenendo indosso allo stesso un coltello a serramanico di cm. 15 che veniva opportunamente sequestrato.

L’anziano genitore veniva soccorso ed accompagnato presso il locale nosocomio ove veniva curato e giudicato guaribile in 25 giorni. In seguito, lo stesso, negli Uffici della Questura, formalizzava la denuncia contro il figlio e, nell’atto,  spiegava di vivere in una situazione di timore continuo a causa dei ripetuti episodi di aggressioni e violenze del figlio, tossicodipendente, che in più occasioni aveva minacciato e picchiato gli anziani genitori al fine di impedire loro denunce alle forze dell’ordine e, al contempo, ottenere dazioni di danaro per acquistare la sostanza stupefacente. L’autore del reato veniva condotto in Questura e, dopo gli accertamenti di rito, d’intesa col P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale veniva dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la casa circondariale di Isernia.

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