RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA COMITATO IN SENO AL PROBLEMA
Siamo certi, Isernia, la sua provincia e i suoi ospedali, sono nella mappa dei territori da sopprimere! Non può esserci altra spiegazione! Nessuno più riesce a nascondere la morte della città, solo i tanti amministratori eletti in consiglio regionale, presi come sono a difesa del proprio tornaconto, ancora restano in silenzio nonostante le numerose sollecitazioni che provengono dai cittadini! E vediamo se, al sentire di questa nuova idiozia, riescono a scrollarsi di dosso questa cappa di protezione personale per dedicarsi ad un bene pubblico! Ebbene, ancora non si sono spenti gli echi delle nostre iniziative a difesa del reparto di senologia presso il “Veneziale” di Isernia, che bella e pronta ci viene servita l’ennesima polpetta avvelenata! Il reparto di NEUROFISIOPATOLOGIA dello stesso nosocomio, trasloca, fa le valigie per trasferirsi presso il Cardarelli di Campobasso! Ma come vi vengono in mente certe iniquità?! E’ormai riconosciuto in campo medico che l’ictus rappresenta un’emergenza medica, nonché la principale causa di invalidità nelle persone adulte e la terza causa di morte. Presso l’Ospedale “Veneziale” di Isernia da oltre 12 anni è stata attivata la U.O.C. di Neurofisiopatologia Clinica, composta da un’area dedicata alle attività ambulatoriali (visite neurologiche, diagnostica strumentale come elettroencefalografia ed ecocolor Doppler vasi epiaortici e transcranico, ambulatorio demenze e valutazioni neurocognitive, Day Hospital…) e da un’area di degenza ordinaria da sempre strutturata come Stroke Unit con ricoveri di pazienti con patologica cerebrovascolare acuta. La Stroke Unit è una struttura di tipo semintensivo dedicata al trattamento dell’ictus in fase acuta.
E’munita di sofisticate apparecchiature per il monitoraggio dei parametri vitali e di strumenti dedicati allo studio neurofisiologico e vascolare. Il reparto di Stroke Unit è dotato di 6 posti letto e dal dicembre del 2018 è attiva la terapia trombolitica endovenosa, che in casi selezionati su precisi criteri clinici, permette di ridurre notevolmente il rischio di mortalità, disabilità o di complicanze.
Le linee guida internazionali prevedono che tale terapia debba essere eseguita entro le 4 ore e mezzo dall’esordio dei sintomi. In reparto è presente un’equipe composta da medici neurologi ed infermieri altamente qualificati con i quali si integrano terapisti della riabilitazione e tecnici di neurofisiopatologia. Dall’attivazione della trombolisi endovenosa nel reparto Stroke Unit di Isernia sono stati trattati già 21 pazienti con ottimi risultati sull’outcome clinico. L’U.O.C. di Neurofisiopatologia-Stroke Unit serve un vasto ed eterogeneo bacino d’utenza, non solo pazienti molisani ma anche di province e regioni limitrofe. L’attività svolta nell’ultimo anno ha comportato 1230 visite ambulatoriali esterne, 1530 consulenze in Pronto Soccorso e nei vari reparti dell’Ospedale, 730 elettroencefalogrammi e circa 300 ricoveri. Il reparto è nato dal nulla, sotto la spinta della città che ne faceva pressante richiesta e con l’abnegazione di un gruppetto di professionisti, ottimi medici, che nonostante le difficoltà ambientali riuscivano a mettere su una struttura di tutto rispetto con la quale dare assistenza immediata ai tanti casi di ictus insorgenti in provincia e non solo. Casi di encefaliti, meningiti, mieliti, Guillain-Barrè, ecc, sono stati trattati con rara professionalità nonostante le difficoltà iniziali dovute alla strumentazione necessaria ancora non completamente allestita, ciononostante il gruppetto di pionieri ha fatto onore alla medicina e alla chirurgia traghettando possibili casi di morte a nuovi casi di vita serena. Ed è proprio dai tanti pazienti che ci giunge l’allarme della imminentissima chiusura, persone riconoscenti alla struttura, ex malati sempre e costantemente monitorati dalla equipe del reparto. Adesso la favola dovrebbe interrompersi per stranissimi quanto evidenti giochetti politici! Ma non sarà mai! La nostra risposta sarà più veemente che mai!
Torneremo davanti al “Veneziale” per evidenziare la nostra rabbia con la certezza che non permetteremo a nessuno di toccare la benché minima garza da senologia e neurofisiopatologia, pronti, anzi prontissimi a fare scudo con il nostro corpo occupando i reparti in questione, permettendo lo svolgersi del prezioso lavoro ma ostacolando qualsiasi tentativo di trasferire a Campobasso il nostro patrimonio ospedaliero! A giorni faremo conoscere la data della nostra iniziativa. Ma c’è dell’altro! Abbiamo spinto molto e ancora lo stiamo facendo, affinché la politica locale faccia conoscere le proprie intenzioni, faccia dei passi decisi per eliminare nell’immediato quell’odioso carteggio nel quale vengono sancite le chiusure-trasferimento, faccia conoscere a questo territorio quali azioni adottare per sostenere Isernia e la sua provincia drammaticamente stretta nella morsa della crisi più nera tanto da essere riconosciuta Area di Crisi Complessa e che nonostante tale critica condizione, deve subire anche il vigliacco attacco alla sua sanità pubblica! Ebbene, il nostro pressing sul presidente della provincia pentra, dovrebbe portare all’indizione urgente di un consiglio regionale monotematico da tenersi a ISERNIA nei locali della sala consiliare di via Berta! Ecco, questo facciamolo subito in attesa che il presidente Toma convochi tutti i soggetti interessati per organizzare un lungo torpedone per Roma per costringere gli occupanti dei palazzi capitolini ad affrontare il caso Molise una volta per tutte! Non staremo molto ad aspettare!