Politica

La Regione si dimentica dei sindaci delle aree interne, Di Lucente lancia il Piano C.

Pubblicato: 22-09-2019 - 313
La Regione si dimentica dei sindaci delle aree interne, Di Lucente lancia il Piano C. Politica

La Regione si dimentica dei sindaci delle aree interne, Di Lucente lancia il Piano C.

Pubblicato: 22-09-2019 - 313


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA CONSIGLIERE REGIONALE ANDREA DI LUCENTE.

Campobasso. “La Regione dimentica i problemi dei sindaci. E’ come se i Comuni fossero in lotta con la Regione”: è la frase che mi ha detto un sindaco ieri durante un incontro sulle aree interne. Una frase che fa male per la sua realtà e che fa tanto riflettere. Perché spesso l’agenda delle priorità della Regione non è quella dei Comuni. Eppure il Molise è la somma dei suoi paesi. E l’80% di loro sono in aree interne e montane” spiega il consigliere regionale Andrea Di Lucente. Che, di incontro in incontro, tocca sempre più con mano una scollatura tra necessità del territorio e agenda di governo.

“I sindaci continuano a dircelo. I cittadini pure. Serve rimettere al centro della nostra azione di governo le aree interne e i loro problemi. Non ha senso farlo con azioni spot come il bando di residenza attiva. 30-40 persone ne beneficeranno, ma i problemi resteranno lì sullo sfondo. Belle anche le Snai, ma nel caso dell’Alto e Medio Molise (33 Comuni per quasi metà del territorio molisano coinvolto) a distanza di tre anni stiamo ancora alla bozza della bozza dell’intervento. E così i sindaci si sentono abbandonati e sfiduciati. Vorrebbero fare tanto, ma si trovano a combattere costantemente con la burocrazia. Spesso con la Regione stessa che non li ascolta” spiega l’esponente dei Popolari per l’Italia al termine di un incontro con i sindaci dell’area trignina.

“Dovremmo ricucire questo strappo con un ‘Piano C’, un piano dei Comuni. Ma anche un piano che entri in azione quando quello A e quello B sono naufragati. E siamo già a questo punto, purtroppo. Una sorta di Patto istituzionale che coinvolga l’intera filiera e che individui azioni serie dalle quali ripartire. E che sia veloce, snello. Perché tra 3 anni – ovvero i tempi che stiamo usando per redigere il piano della Strategia per le Aree interne – non potremo ancora parlare di misure da adottare. Dovremmo averle già individuate e avviate.

Il primo passo, quello su cui la I Commissione sta lavorando, è la revisione della Legge sulla Montagna, lo strumento attraverso il quale la Regione potrà sviluppare le politiche di sostegno alle aree interne, rimettendole al centro dell’agenda politica e avviando anche l’opera di ricucitura del rapporto con i sindaci e con gli attori economici e sociali che operano sul territorio”.




Articoli Correlati


cookie