Campobasso: centro per l’impiego, Fabio De Chirico (M5S): “Emergenza prevista e annunciata. I soldi ci sono, la regione faccia il proprio dovere per potenziare gli uffici”.
Campobasso: centro per l’impiego, Fabio De Chirico (M5S): “Emergenza prevista e annunciata. I soldi ci sono, la regione faccia il proprio dovere per potenziare gli uffici”.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MOVIMENTO CINQUE STELLE MOLISE.
"Ieri mattina ho visitato gli uffici del Centro dell'impiego di Campobasso per verificare i disagi che stanno subendo tanti cittadini a causa della lentezza nell’erogazione dei servizi allo sportello. È indegno costringere i cittadini a lunghe file notturne persino per avere una semplice scheda anagrafica", spiega il portavoce M5S in Consiglio regionale Fabio De Chirico.
"Le responsabilità di questa situazione - continua - sono riconducibili all’inefficienza politico-gestionale della Regione che negli ultimi anni non ha saputo gestire il passaggio straordinario di competenze derivante dal riordino delle Province a differenza di quanto avviene nelle altre regioni che utilizzano un portale regionale informatizzato (SIL), che impiegano risorse statali per assumere personale e che hanno creato Agenzie regionali funzionali alla gestione e il coordinamento della fase transitoria. In Molise, paradossalmente, l’Agenzia regionale era stata istituita nel 1999, ma ad oggi non viene ancora riformata e quindi risulta ancora disconnessa integralmente dai CPI.
Già sei mesi fa - ancora De Chirico - ho interpellato l'assessore Mazzuto sulla situazione dei Centri per l'impiego, dove non ha mai messo piede come mi hann raccontato i dipendenti, focalizzando l’attenzione sulla carenza del personale su Campobasso. Carenza dovuta prima, nel 2016, con la cessazione del lavoro di 20 giovani precari, poi con la selezione pubblica avviata ad agosto 2017 che mirava ad inserire 53 persone a tempo determinato, ma mai attuata. Un errore di programmazione evidente che ha causato la carenza di personale attuale, in primis quella relativa alle attività di accoglienza agli sportelli a cui si farà fronte da lunedì con l’inserimento extra di due dipendenti da poco stabilizzati al CPI di Isernia che a turno verranno ad aiutare i colleghi di Campobasso. Ma parliamo di una misura tampone visto che degli 8 dipendenti agli sportelli, ne sono rimasti solo tre, due dei quali andranno in pensione quest’anno. E consideriamo che 13 navigator sono già a disposizione degli uffici dei CPI molisani ma lavorano esclusivamente alle attività connesse al Reddito di Cittadinanza, non agli sportelli.
Ma andiamo avanti. È opportuno ricordare che nell'ambito del Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l’impiego, voluto dal MoVimento 5 Stelle e adottato dal Governo Conte I, quest’anno sono state già messe a bilancio regionale nuove fondamentali risorse, ancora non spese, e altre ne arriveranno se la Regione farà i necessari adempimenti nei tempi appropriati.
I profili attuativi del citato Piano concorrono in modo diretto all’attività di rafforzamento degli organici dei Centri per l’Impiego e trovano risorse nella Legge di Bilancio n. 145/2018 e una declinazione operativa nel Decreto Ministeriale n. 74/2019, che ha disciplinato il riparto e le modalità di utilizzo di risorse destinate alle Regioni, in merito all’assunzione di complessive 11.600 unità di personale a tempo indeterminato, di cui 75 spettanti ai CPI del Molise. Da mesi sono utilizzabili 698.689,96 euro per il potenziamento professionale dei CPI, 2.040.174,67 per quello infrastrutturale e 305.369,13 per implementare le attività connesse all’erogazione del Reddito di Cittadinanza. Parliamo di risorse già trasferite al bilancio regionale. Altri 6 milioni di euro circa sono già assegnati al Molise nelle ripartizioni stabilite. La Regione, quindi, deve lavorare per non rischiare di perderle. Dunque - termina Fabio De Chirico - l’assenza della piattaforma del SIL e la mancata assunzione di personale sono i principali problemi da risolvere immediatamente, riformare la legge istitutiva dell’Agenzia regionale Molise Lavoro è ciò che andrebbe fatto subito dopo".