Cronaca

Anche l’Abruzzo in zona arancione. La decisione del Ministro Speranza.

Pubblicato: 09-11-2020 - 555
Anche l’Abruzzo in zona arancione. La decisione del Ministro Speranza. Cronaca

Anche l’Abruzzo in zona arancione. La decisione del Ministro Speranza.

Pubblicato: 09-11-2020 - 555


Mentre si attende la conferma sullo spostamento della Campania — che potrebbe passare, con grande probabilit già domani da zona gialla a zona rossa — Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata e Umbria passano alla zona arancione, a partire da mercoledì.

Sono le novità alla «mappa del rischio» da Covid in Italia, determinate dai dati giunti nelle scorse ore al governo. A firmare l’ordinanza con la nuova categorizzazione è il ministro della Salute, Roberto Speranza.

La mappa dell’Italia disegnata da queste nuove categorizzazioni — nell’attesa, lo ripetiamo, della decisione sulla Campania, attesa per domani — è dunque la seguente:

Zona rossa: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria
Zona arancione: Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Puglia, Sicilia
Zona gialla: Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia di Trento, Sardegna, Toscana, Veneto.

Anche la Provincia di Bolzano è stata dichiarata dal governatore Kompatscher «zona rossa», anche se la categorizzazione del ministero della Salute non prevedeva per questo territorio il massimo delle restrizioni.

Che cosa impone ai cittadini la presenza di una Regione in una determinata zona?

Le regole da rispettare per Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta

Piemonte, Lombardia, Calabria e Valle d’Aosta — oltre alla provincia autonoma di Bolzano — si collocano nello scenario di massima gravità e con livello di rischio alto («rosso»). Dunque
– è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione (salvo i casi di necessità, urgenza, motivi di salute, lavoro e istruzione)
– è vietato ogni spostamento anche all’interno del territorio stesso (sempre fatte salve le esigenze viste qui sopra).
-sono chiusi i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole e altri negozi;
– sono chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, la ristorazione con asporto
– sono sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto
– è permesso uscire per fare una passeggiata in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina;
– è consentito uscire di casa per fare attività sportive in forma individuale (corsa, bicicletta, etc): in questo caso non c’è il vincolo di rimanere «in prossimità della propria abitazione»
– restano aperte per l’attività scolastica in presenza i servizi per l’infanzia, la scuola elementare e la prima media. Tutte le altre classi dovranno ricorrere alla didattica a distanza.

Per circolare è necessaria un’autocertificazione.

Le regole da rispettare per Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Puglia, Sicilia

Puglia e Sicilia (da giorni) e, da mercoledì, Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata, e Umbria si collocano nello scenario intermedio («arancione»).
Oltre al «coprifuoco» alle 22, valido in tutta Italia, in queste zone:

— è vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza).
– sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza — cioè è possibile portare i figli a scuola, e andarli a riprendere — ed è consentito il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza;
— è vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune ;
— sono chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio.

Per circolare nel proprio Comune non è necessaria alcuna autocertificazione: nel caso in cui occorresse recarsi per motivi indifferibili in una Regione «rossa» invece sarà necessario averla.

Le regole da rispettare valide in tutte le altre Regioni d’Italia

Tutte le altre Regioni – Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia di Trento, Sardegna, Veneto: più, al momento, la Campania — restano in uno scenario di rischio inferiore — lo scenario «giallo». Ecco le regole:

– limitazione della circolazione delle persone — il «coprifuoco»— alle 22; –
per uscire di casa dopo le 22 occorrerà un’autocertificazione
– chiusi musei e mostre
– le scuole superiori saranno costrette a offrire didattica a distanza
– le scuole elementari e medie potranno fare didattica in presenza ma gli studenti dovranno portare la mascherina;
– nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole;
– sui mezzi di trasporto pubblico la capienza massima sarà del 50%;
– le prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni sono sospese
– sono chiusi i corner scommesse e giochi nei bar e nelle tabaccherie.

Resta come sempre fortemente raccomandato a tutti non spostarsi salvo che per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute.

Per circolare in Regione non sarà necessaria alcuna autocertificazione: nel caso in cui occorresse recarsi per motivi indifferibili in una Regione «rossa» invece sarà necessario averla.

 

 




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