RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA CONSIGLIERE REGIONALE AIDA ROMAGNUOLO
Con l'aumento dei contagi dovuti alla diffusione del Covid-19, sono stati emanati dei provvedimenti restrittivi che hanno interessato anche le RSA (Residenze Sanitarie per Anziani) sospendendo l'accesso nelle strutture ai familiari degli ospiti al fine di tutelare e proteggere le persone più fragili e più a rischio.
È quanto dichiarato da Aida Romagnuolo. Anche per gli ospiti delle case di riposo, questo momento storico risulta particolarmente difficile in quanto, oltre a doversi adeguare a tutti i cambiamenti attuati nelle strutture, accessi limitati alle persone esterne, meno possibilità di aggregazione tra di loro, operatori che indossano gli ausili di protezione che riducono ancor di più il contatto e le relazioni, si ritrovano a non poter più avere la presenza dei loro familiari e quindi di quel contatto fisico che aiuta gli anziani a godere di un maggior benessere mentale ed emotivo.
Nonostante la tecnologia sia venuta in aiuto per alleviare la preclusione delle visite, ha continuato Aida Romagnuolo, in molti però non riescono a trarne beneficio a causa di patologie o difficoltà audio-visive che sono molto diffuse in età avanzata. Negli studi sul fenomeno dell'invecchiamento, si evidenzia il ruolo fondamentale dei contatti sociali nel contribuire ad una migliore qualità di vita dell'anziano, non solo in termini di mantenimento di uno stile attivo, dinamico e indipendente, quanto anche nel rispondere ai bisogni di protezione, sicurezza e appartenenza che si intensificano in età avanzata.
L' evolversi della pandemia, ha proseguito Romagnuolo, non prospetta un miglioramento della situazione in tempi brevi e quindi è opportuno adoperarsi in ogni modo per garantire ai nostri anziani una qualità di vita che sia la migliore possibile. Per questo motivo è doveroso prendere in considerazione una lodevole iniziativa messa in atto in diverse strutture italiani di RSA, che hanno previsto al loro interno stanze attrezzate con barriere protettive che consentono ai parenti di avvicinarsi ai loro familiari in tutta sicurezza. Nella stanza denominata "stanza degli abbracci”, ospiti e congiunti possono parlarsi e toccarsi grazie a dei guanti e addirittura abbracciarsi attraverso l'utilizzo di una speciale tenda anticontagio, realizzata in materiale plastico trasparente morbido, restando separati e rispettando tutti i protocolli sanitari in vigore.
Per queste motivazioni, ho presentato una mozione, in Consiglio Regionale, con la quale ho chiesto al Presidente della Giunta Regionale un immediato interessamento al fine di stanziare dei contributi per la realizzazione delle stanze degli abbracci in tutte le RSA del Molise. Gli stessi contributi, ha concluso Romagnuolo, potranno essere reperiti negli stanziamenti previsti per le manifestazione ed eventi di rilevante interesse che, a causa dell'emergenza Covid, non si sono potute realizzare nel Molise.