ISERNIA. Nel bel mezzo della programmazione, alla vigilia del decimo anno di attività, come un fulmine a ciel sereno giunge la peggiore notizia possibile, soprattutto in questo periodo dove gli sforzi per realizzare qualche cosa di buono sono raddoppiati: la concessione della sede, ottenuta nel gennaio del 2015 e situata in un’aula all’interno della Scuola San Giovanni Bosco - attuale CPIA, è stata revocata. L’associazione è stata diffidata al rilascio dell’aula, con pochi giorni a disposizione per smantellare e portar via le attrezzature e, soprattutto, senza alcuna prospettiva di una soluzione alternativa.
Un durissimo colpo, soprattutto per come è avvenuto, sferrato non solo al cuore dell’associazione ma anche a quello della Città alla quale per tanti anni abbiamo dato lustro, da ultimo anche a livello nazionale con il Concorso “Città di Isernia”; un durissimo colpo non solo per gli appassionati, ma anche per chi si avvicina all’arte fotografica, nonché per tutti gli amanti del bello e della cultura.
Ne prendiamo atto con amarezza, considerando le fatiche passate e lo slancio nei confronti della Città, che abbiamo sempre onorato e privilegiato, oltre che arricchito culturalmente e non solo. Ci siamo confrontati con realtà molto più organizzate della nostra ma ne siamo usciti sempre a testa alta considerando i pochi mezzi a disposizione.
Senza più un luogo di riferimento e con le attrezzature “bloccate”, ogni iniziativa diventa uno sforzo immane. Ma questo non ci fermerà.
Inevitabilmente, alcune cose andranno riviste, soprattutto per quanto riguarderà iniziative culturali e di mostre e, in particolare, del Concorso Fotografico Nazionale “Città di Isernia” la cui organizzazione (attualmente già in corso per il 2021) e la cui cerimonia di premiazione, inevitabilmente, dovranno essere ripensate e strutturate in modo diverso e compatibile con il nuovo scenario che si è venuto a determinare.
Officine Cromatiche, in ogni caso, continuerà ad andare avanti con passione ed entusiasmo, come sinora ha sempre fatto.