“Ho votato il magistrato Nino Di Matteo nell’ottavo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. Una figura che rispecchiava, come anche il giudice Paolo Maddalena, alla perfezione quegli ideali per difendere i quali mi sono candidato e sono stato eletto. Il Mattarella bis, per quanto avente una sua evidente logica politica e istituzionale, rappresenta un atto di viltà politica indelebile ad opera dei partiti, incapaci di assolvere fino in fondo il loro compito di fronte ai cittadini e al Paese e di guardare oltre l’attuale quadro”.
Lo afferma il senatore Fabrizio Ortis al termine della settimana che ha portato il Parlamento in seduta comune a eleggere per la seconda volta Presidente della Repubblica la figura di Sergio Mattarella.
“Pur consapevole che da solo non potevo certo fare la differenza, ho deciso di dare un segnale di serietà di cui la politica in questo momento ha tanto bisogno – ha rivendicato Ortis – Mattarella, da uscente, ha avuto il via libera a larga maggioranza, ma i partiti votandolo hanno assecondato l’egoismo di Draghi di conservare a ogni costo la possibilità, in futuro, di essere eletto Capo dello Stato. Certe logiche non mi appartengono: sono fiero di quanto fatto”.
“Mi auguro a questo punto – ha concluso il senatore - che il Presidente Mattarella, votato per disperazione dai grandi elettori quando egli stesso non voleva restare al Quirinale, lavori al meglio negli interessi del Paese. Spiace, ma la politica tutta, dopo questa settimana, ha perso definitivamente di credibilità”.