RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ANTONIO FEDERICO – PORTAVOCE CAMERA DEI DEPUTATI M5S
“Vorrei rassicurare i raccoglitori e i produttori molisani di tartufi: in Senato al vaglio non c’è alcuna proposta che intende escludere il Molise dalla tutela del tartufo che è e resta patrimonio dell’economia regionale”.
Antonio Federico, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati, interviene sul disegno di legge di iniziativa parlamentare al momento in discussione in commissione Agricoltura al Senato.
“Il ddl – spiega il deputato molisano – disciplina, tra le varie attività, la cerca, la raccolta e la coltivazione. L’articolo 6, per questo, prevede un elenco delle specie e delle varietà tartuficole che possono essere raccolte e destinate al consumo nel territorio nazionale. Nell’elenco, si legge, figurano anche il ‘Tuber magnatum Pico, detto volgarmente tartufo bianco pregiato (o anche tartufo bianco del Piemonte o di Alba e tartufo banco di Acqualagna)’ e ‘il Tuber melanosporum Vitt., detto volgarmente tartufo nero pregiato (o anche tartufo nero di Norcia o di Spoleto)’.
Questo, però, non vuol dire che sono sottoposti a tutela i soli tartufi del Piemonte o dell’Umbria, perché la tipologia del tuber magnatum, ad esempio, è presente anche in Molise.
Per superare questa ambiguità, infatti, basterebbe avere un marchio identificativo del tartufo molisano. E questo potrà avvenire quando il Consiglio regionale approverà la proposta di legge che ha come relatore il consigliere del Movimento 5 Stelle, Vittorio Nola.
La proposta, tra le altre cose, istituisce appunto un marchio di identità per i tartufi raccolti sul territorio regionale e ha già avuto l’ok in Commissione. Ora, quindi, l’auspicio è che arrivi subito in Aula per essere discussa e varata.
Detto ciò, aggiungo un altro particolare: ai fini del disegno di legge in discussione in Senato è molto probabile che i nomi di Alba e Norcia presto spariranno, perché non riconosciuti dall’Unione europea come denominazione d'origine in quanto privi dei relativi disciplinari.
Insomma - termina Antonio Federico - il tartufo molisano resta tutelato anche nella proposta al vaglio, quindi ritengo semplicemente infondate, se non inutili, le polemiche di queste ore sul tema”.