RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA PORTAVOCE CAMERA DEI DEPUTATI M5S MOLISE ANTONIO FEDERICO
La bocciatura giunta dal Consiglio dei ministri sul progetto dell’impianto eolico tra San Martino in Pensilis e Rotello rafforza il principio secondo il quale la vocazione di un territorio e la volontà delle comunità vanno sempre rispettate e tutelate.
Un principio messo a rischio dal maxi impianto pensato nel cuore del basso Molise. Il progetto, infatti, avrebbe significato installare pale alte oltre 200 metri in una zona di particolare pregio per la produzione agricola e in un’area che già accoglie un impianto eolico.
Queste le semplici ma forti motivazioni alla base dell’interrogazione che a febbraio scorso indirizzai direttamente al presidente Draghi, visto che il tema era sul tavolo del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
In quell’occasione chiesi al Governo proprio lo stop al progetto per dar voce al dissenso dei residenti e dare priorità alle peculiarità paesaggistiche, ambientali ed economiche della zona.
La decisione del Cdm rappresenta quindi una vittoria delle comunità locali, che dal primo momento si sono schierate contro l’opera, ed è una buona notizia per tutto il Molise. Ma va vista anche come un segnale forte e chiaro indirizzato alla Regione Molise che da anni non fa la dovuta chiarezza sull’intero settore delle energie rinnovabili.
Ancora oggi in Molise, infatti, manca qualsiasi atto di indirizzo che definisca dove, come e quando poter installare impianti da fonti rinnovabili. Insomma, manca l’atto di attuazione del Piano energetico approvato ormai cinque anni fa, mentre il Piano paesaggistico non è stato ancora approvato nonostante un preciso impegno del presidente Toma, ottenuto proprio dal Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
L’auspicio è che il pericolo scampato oggi in basso Molise, faccia comprendere ai vertici regionali che la pianificazione non è più rinviabile anche e soprattutto a livello energetico.
Il Movimento 5 Stelle, intanto, continua a lavorare, convinto del fatto che un sano sviluppo del Paese debba sempre reggersi in equilibrio tra transizione ecologica e tutela del paesaggio, tra produzione energetica ed economia locale. Le energie rinnovabili rappresentano il futuro e vanno promosse con convinzione, ma senza snaturare alcun territorio.