Ambiente

La situazione del Consorzio di Bonifica del Basso Molise illustrata questa mattina alla Cia Molise.

Pubblicato: 11-08-2022 - 707
La situazione del Consorzio di Bonifica del Basso Molise illustrata questa mattina alla Cia Molise. Ambiente

La situazione del Consorzio di Bonifica del Basso Molise illustrata questa mattina alla Cia Molise.

Pubblicato: 11-08-2022 - 707


Pensavamo, finalmente, di esserci lasciati dietro anni molto difficili per l’Agricoltura e per l’intero Paese. Purtroppo, così non è stato ed oggi siamo costretti a registrare  che alle criticità del passato si sono aggiunte problematiche di notevole entità̀ con effetti ancor più negativi sulla stabilità finanziaria delle imprese e di numerosi Enti.

Scendendo sul livello regionale, tralasciando le questioni legate ai costi energetici che tutti ben conosciamo, desideriamo mettere in evidenza la situazione dei Consorzi di Bonifica, ed in particolare di Termoli e di Larino, sui quali si ritiene necessario e non più differibile procedere all’apertura di una specifica  “vertenza”.

La situazione di estrema incertezza che si è trascinata per anni relativamente alla funzionalità dell’Ente, e la crescente preoccupazione di veder garantita la regolarità delle campagne irrigue ha fatto si che sul territorio nascesse un comitato tra imprenditori agricoli  “Consorziati Bonifica del Basso Molise” che presidia costantemente il comprensorio di bonifica, evidenziando di volta in volta le diverse criticità.

In maniera unitaria come OO.PP.AA. del Molise, per l’alto senso di responsabilità che contraddistingue il nostro modus operandi, quanto mai necessario in questo particolare momento storico caratterizzato da innumerevoli annunci, rimasti tali,  ma privo di atti concreti a favore del settore primario, volano di concreto sviluppo per il nostro territorio e per l’intero Paese.

In particolare, possiamo rilevare che la fase di Commissariamento non ha fin qui prodotto, a distanza di cinque anni, il risultato atteso, nonostante l’impegno e le proposte operative di volta in volta giunte all’attenzione del Governo Regionale.

Attualmente il disavanzo complessivo dei due Consorzi, Trigno-Biferno (Termoli) e Integrale Larinese (Larino), ammonterebbe ad oltre 20 milioni di Euro.

Appare più che mai opportuno operare sul fronte del risanamento finanziario degli Enti, attraverso una specifica programmazione  di medio lungo termine che prenda in considerazione la necessità di avviare tutta una serie di azioni progettuali che possano concorrere positivamente al riequilibrio finanziario dei Consorzi ed al rilancio complessivo dello strumento consortile i cui compiti vanno ben oltre la gestione irrigua,  già di per se sicuramente rilevante,  incidendo sullo sviluppo socio-economico del comprensorio in cui operano, d’intesa e in stretto collegamento con gli altri enti e soggetti istituzionali presenti sul territorio regionale e non solo.

Nel corso della seduta della Giunta regionale del 31 dicembre 2021, con atto n. 507, si è deliberato lo scioglimento dei due preesistenti Enti consortili “Trigno–Biferno e Bonifica Integrale Larinese” ed alla conseguente istituzione dell‘ unico Ente Consorzio di Bonifica “Basso Molise”, estendendo al precedente incaricato  la funzione di commissario straordinario del nuovo Consorzio di Bonifica “Basso Molise”.

Peraltro, a seguito delle dimissioni da quest’ultimo comunicate,  con delibera di Giunta Regionale n. 165 del 3 giugno u.s., è stato designato un nuovo commissario straordinario unico del Consorzio di Bonifica Trigno e Biferno, del Consorzio di Bonifica Integrale Larinese e del Consorzio di Bonifica “Basso Molise”.

Tale approccio, a nostro parere,  riteniamo possa essere quello giusto, ed attraverso di esso avviare un percorso innovativo, eliminando ingiustificabili rendite di posizione, nonché evidenti azioni elusive o per meglio dire evasive dei contributi di bonifica,  poste in essere attraverso l’utilizzo improprio della risorsa idrica, da parte di pochi soggetti a tutto danno della collettività.

Se a ciò aggiungessimo il pagamento, da parte della Regione Molise, dell’aliquota minima del 50%  dei costi di gestione annui delle reti e degli impianti consortili (art.4 comma 3 -L.R. 42/2005), il processo di risanamento e rilancio potrebbe delinearsi in modo concreto, e tutto questo ci porterebbe a chiedere un ritorno ad una “governance” da parte degli attori interessati: gli imprenditori agricoli.

Di seguito, sinteticamente, riportiamo alcuni dei temi più urgenti da affrontare e le relative proposte risolutive che le OO.PP.AA. hanno elaborato:

SITUAZIONE DEBITORIA ATTUALE:

Il costituendo Consorzio di Bonifica del “Basso Molise”, che nascerà dalla fusione dei due Consorzi di Termoli e Larino, ai sensi della L.R. 1/2018, necessita di interventi decisivi per superare le passività economiche, ammodernare e ristrutturare le reti irrigue al fine di offrire un servizio efficiente agli imprenditori agricoli, specie in periodi come questo che stiamo vivendo caratterizzato da una insistente siccità.

Ad oggi i due Enti sono gravati da una situazione debitoria di oltre 20 mln di euro di passività che determina una situazione di impasse che pregiudica il progetto di fusione e condizionerà la normale gestione del nuovo unico Ente Consortile. Attualmente i succitati Enti consortili stentano a garantire l’attività ordinaria e ad erogare i servizi agli imprenditori agricoli, considerando soprattutto le potenzialità insite nell’area del Basso Molise di un ulteriore  sviluppo dell’agricoltura, che, ad oggi, non è possibile mettere in cantiere stante la indeterminatezza economico-finanziaria a sostegno della gestione in generale e della  corrente campagna irrigua in particolare.

SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE:

Le difficoltà dei due Enti non si esauriscono con le passività ma interessano anche la vetustà delle reti irrigue in particolare quello di Termoli che ormai da anni attende una ristrutturazione e un efficace adeguamento degli impianti;  si registrano quotidianamente n.3,5 interventi di riparazioni, indispensabili ad evitare un inutile e dannoso spreco di acqua oltre che un disservizio a danno alle produzioni. Di fronte a queste necessità poco o niente potranno fare i 350mila euro previsti nella Legge di bilancio, a fronte di 500mila promessi dal Governatore in sede di confronto istituzionale.

GOVERNANCE

Nel corso degli ultimi anni, so sono avvicendati n. 3 Commissari straordinari nominati dalla Giunta Regionale, nello specifico:

 

– 2017/2018   Commissario nominato dalla Giunta Regionale nella persona di un funzionario regionale.

- 2018/2022  Nomina Commissario nella figura di un tecnico esterno alla macchina amministrativa regionale.

- Giugno 2022 Nomina nuovo commissario delegato alla fusione dei 2 consorzi ed alla elaborazione del nuovo  piano di classifica ed affidamento della governance.

PROPOSTE

I costi imputati unilateralmente da Molise Acque al Consorzio, nonostante la stessa non fosse in possesso di Concessione autorizzata, dovranno essere assorbiti dalla Regione in considerazione del fatto che Molise Acque è ente strumentale della medesima.

La  maggior parte del disavanzo consolidato è stato determinato dalla mancata applicazione dell’art.4 comma 3 della L.R. 42/2005 che prevede “un contributo da parte della Regione Molise della misura non inferiore al 50% delle spese sostenute e certificate da ciascun consorzio con riferimento all’esercizio finanziario dell’anno precedente”. Considerando la media dei costi di gestione annui dei due Consorzi pari a circa 1,3 mln di Euro, ogni anno la Regione Molise avrebbe dovuto trasferire agli enti  una somma complessiva non inferiore ad Euro 650mila  che dall’entrata in vigore della Legge Regionale ad oggi ammonterebbe a circa 10 mln di Euro, ovvero pari al 50% del disavanzo complessivo dei due enti destinati alla fusione.

Il debito residuo, a carico del Consorzio Basso Molise, potrebbe essere estinto mediante l’accensione di un mutuo a medio-lungo termine favorito dalla Regione, così come previsto all’art.27 bis comma 9 della L.R. 1/2018.

E’ necessaria una revisione delle concessioni a per l’utilizzo delle centraline idroelettriche presenti nel comprensorio del Consorzio Basso Molise, propedeutica all’abbattimento dei costi energetici di sollevamento delle acque che incidono fortemente sui costi di gestione, favorendo un ristoro economico volto a coprire gli stessi costi di gestione ordinari del Consorzio.

E’ quanto mai urgente, inoltre, riconoscere la titolarità di Concessione al Consorzio di Bonifica “Basso Molise” al fine di consentire allo stesso la gestione ottimale della risorsa idrica, oltre alla possibilità di realizzare progettualità indispensabili alla ristrutturazione e rafforzamento delle reti irrigue di competenza del Comprensorio, mediante i finanziamenti previsti dal PNRR.

Con riferimento agli atti evidenziati in premessa, le scriventi Organizzazioni chiedono al Governo Regionale se tale deliberazione possa intendersi come un superamento dell’impasse a cui si è assistito finora  e, conseguentemente, se la Regione sia determinata, come tra l’altro puntualmente viene citato a   ridefinire l’intero sistema idrico regionale, delle acque, dei fiumi Biferno e Fortore, con implicazioni dirette sul sistema agricolo locale e sul sistema della Capitanata, con possibile attivazione di un piano degli interventi che rappresenti un’opportunità straordinaria in termini di competitività per il comparto agricolo molisano e pugliese, con ritorni finanziari interessanti per la Regione Molise, laddove ne siano validate e certificate, da soggetti istituzionali autorevoli, le sostenibilità idrologiche, finanziarie ed ambientali.”

Per tutto quanto esposto le tre Organizzazioni Professionali Agricole del Molise chiedono al Presidente della Regione di assumere impegni determinanti per risolvere le problematiche legate ad un servizio, quale è quello svolto dai Consorzi di Bonifica, tanto importante, e non solo per l’agricoltura, specie in un momento in cui l’acqua sta diventando sempre più un bene preziosissimo, al fine di garantire l’esistenza ed il relativo sviluppo del settore primario in un’area vasta ed ad elevata vocazione agricola.

 

 




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