Non è neanche più corretto definire quello sul Venafro-Napoli “viaggio della speranza”, perché ciò presupporrebbe che una speranza ci sia. Invece no. È dolorosa introspezione, l’abisso che scruta dentro di te, una discesa agli inferi in cui rabbia, sudore, trasmissione di malattie respiratorie e probabilmente veneree prendono il posto dell’umanità. Senso di oppressione, disgregazione, oblio sono – secondo un sondaggio di Trenitalia – i sentimenti prevalenti nei passeggeri, all’arrivo. (Dal binario 20 bis)