Cronaca

Poste Italiane: in Molise tre donne alla guida dei centri di distribuzione.

Pubblicato: 07-03-2023 - 935
Poste Italiane: in Molise tre donne alla guida dei centri di distribuzione. Cronaca

Poste Italiane: in Molise tre donne alla guida dei centri di distribuzione.

Pubblicato: 07-03-2023 - 935


In tutta la regione occupazione femminile al 59%: +6% sulla media nazionale

Campobasso/Isernia, 6 marzo 2023 – Poste Italiane si conferma un’azienda “in rosa” anche in Molise, dove tra i 167 uffici postali e i 3 centri di distribuzione di corrispondenza e pacchi le donne rappresentano il 59% della forza lavoro, 6 punti percentuali in più della media nazionale. Nei 167 uffici postali della regione, su un totale di 462 dipendenti tra direttori, operatori di sportello e figure di staff, lavorano 289 donne (il 63% del personale). A livello provinciale, primato per Isernia, dove le donne rappresentano il 65% della forza lavoro (il 61% in quella di Campobasso). Tra gli “uffici rosa”, ovvero dove la funzione di responsabilità e la presenza dei dipendenti è interamente al femminile, si segnala la sede di Macchiagodena (4 donne su 4). In ambito recapito, dove le donne sono il 52% del personale, tutti e tre i centri di distribuzione sono guidati da donne: Maria Ciccarone a Campobasso, Mariangela Bertone a Isernia e Miriam Di Meo a Termoli. Cinquantadue anni, di Vasto, due figlie (Greta e Rebecca, rispettivamente di 31 e 29 anni) e due nipotini (Leonardo di due anni e mezzo e Riccardo di sei mesi), nel capoluogo di regione Maria Ciccarone coordina il lavoro di 96 risorse (51 donne e 45 uomini) tra portalettere, addetti alle lavorazioni interne e figure di staff. L’impianto, che comprende anche i presidi di Trivento e Santa Croce di Migliano, provvede alla consegna di corrispondenza e pacchi a Campobasso e in altri 62 comuni della provincia. 



“La mia storia lavorativa in Poste Italiane – racconta Maria Ciccarone – è iniziata nel 2001, quando coprivo sostituzioni come portalettere in alcuni paesi del Medio Alto Vastese. Nel 2005 il mio contratto è diventato a tempo indeterminato e ho ricoperto il ruolo di portalettere in piccoli paesi di montagna, come Guilmi, Carpineto Sinello, Roccaspinalveti, Gissi e Casalanguida”.



Così, nel 2007, Maria diventa diventata caposquadra nell’allora presidio di distribuzione di Torricella Peligna, l’anno successivo “supervisor” ad Atessa e dopo un anno e mezzo “specialista monitoraggio qualità e miglioramento processi” a Vasto, dove è rimasta fino al 2013. Fino al 2018 ha ricoperto il medesimo ruolo nel centro primario di Pescara. Nel 2018, anno della riorganizzazione del servizio di recapito, diventa responsabile, prima del centro di Vasto e poi in quello di Termoli. Nel 2021 il ritorno a Pescara, questa volta da responsabile, prima di tornare in Molise, da luglio dello scorso anno, per dirigere il centro di distribuzione “San Giovanni” di Campobasso. Maria racconta cosa significa per lei essere a capo di una struttura: “Avere la responsabilità di un team di persone significa cercare costantemente di stimolarli positivamente a dare il meglio di sé sul posto di lavoro. Essere responsabile di una struttura richiede impegno, caparbietà e capacità di giudizio e analisi, prima verso sé stessi e poi verso gli altri. Credo fermamente che una buona comunicazione tra collaboratori, correlata alla predisposizione per l’ascolto, sia fondamentale.  Una buona condivisione riesce a far raggiungere alla squadra ottimi risultati”. La responsabile parla anche della difficile conciliazione tra lavoro e famiglia: “Essere donna, mamma, moglie e lavoratrice richiede sacrificio e questo è un dato di fatto innegabile. Credo che alla forza di volontà vadano accostate anche le giuste possibilità, ed a volte è tutta questione di tempo e tempismo. Io ho avuto la fortuna di poter iniziare la carriera in Poste Italiane quando le mie figlie erano ormai abbastanza grandi da poter stare un po’ di ore senza di me. Ho sempre viaggiato per raggiungere il posto di lavoro, uscendo molto presto la mattina e rincasando nel tardo pomeriggio. Sono sacrifici che tolgono del tempo, ma basta voler e sapersi organizzare per restituirlo con le giuste dosi a sé stessi e alla propria famiglia”.



Anche nel 2023 e per il quarto anno consecutivo, a Poste Italiane è stata assegnata la certificazione “Top Employers”, che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane, attraverso parametri quali la selezione, la gestione, lo sviluppo, la comunicazione interna, la formazione, il welfare aziendale, oltre alle politiche di diversity & inclusion.


Gallery dell'articolo





Articoli Correlati


cookie