Il cellulare è diventato più di un semplice telefonino, come veniva chiamato fino a non molti anni fa.
Oggi, il termine più indicato, è invece “smartphone”, definito dal Dizionario Oxford Languages come un “apparecchio elettronico che combina le funzioni di un telefono cellulare e di un computer palmare”. Tale fenomeno è sintomo di un’innovazione informatica che va veloce, a livello hardware e software, come ben testimoniato anche dall’impatto della digitalizzazione post-Covid nel mondo del lavoro. Che il cellulare venga adoperato per scopi legati alla sfera privata o a quella professionale, non ci sono dubbi, capita spesso di avvalersi delle cosiddette App Mobile o Mobile App: delle applicazioni pensate per una fruizione proprio tramite dispositivi mobile, in particolare smartphone e tablet. In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più sulla loro storia ed evoluzione, soffermandoci su alcuni format che si rivelano particolarmente popolari.
L’introduzione e lo stesso sviluppo delle app mobile è legato a quello che ha caratterizzato i cellulari. L'evoluzione degli smartphone negli ultimi dieci anni è stata a dir poco sorprendente, basti pensare al primo prototipo della storia immesso sul mercato: il Simon di IBM. Presentava uno schermo che veniva azionato tramite un pennino. E aveva già delle applicazioni, tra cui un geolocalizzatore decisamente diverso dall’attuale Google Maps o da Waze. Correva l’anno 1994. Una delle aziende più performanti del settore durante il passaggio da un secolo all’altro è stata Nokia, che già nel 1997 metteva a disposizione degli utenti un’altra applicazione interessante, per la precisione un videogioco: il suo nome è Snake. Arriviamo dunque al 2007, quando Steve Jobs introduce, con una delle sue intuizioni più geniali, il primo iPhone. Presenta diverse app piuttosto sofisticate, supportate da un sistema operativo capace di resistere a lungo alle innovazioni successive.La risposta al colosso statunitense arriva l’anno dopo, anche se per lungo tempo iPhone sarà sinonimo di qualità assoluta nel panorama mobile e di un modo diverso di pensare. Nel 2008 avviene infatti la nascita di Android, con l’Android Market lanciato pressoché in contemporanea all’App Store di iOS.Nei primi anni Duemila inizia la scalata dei social, spianata dal successo planetario di Facebook.
Nel 2010, il termine “App” viene celebrato per essere il più votato come “Parola dell’anno” da parte di un’istituzione autorevole quale l’American Dialect Society. Non è l’unico motivo per cui può essere considerato l’anno del cambiamento nel panorama dei cosiddetti New Media. È infatti in questo momento storico che si è assistito a una diffusione capillare degli smartphone e a un conseguente boom esponenziale degli Application Store. Per non parlare dell’introduzione di un altro apparecchio di successo, ovvero l’iPad e sulla sua scia dei nuovi tablet. Sempre nel 2010 ha debuttato un paradigma di matrice multi-service incentrato su diverse applicazioni in combinazione con Facebook.
Quante volte utilizziamo le app oggi quasi senza rendercene conto? Possiamo dire che fanno ormai parte integrante della nostra quotidianità, semplificando diverse operazioni in altrettanti ambiti.Si tratta di soluzioni adoperate anche a livello ludico, come ad esempio in un settore come il gaming, oggetto di sviluppo fin dal primo telefonino. Tra i giochi più popolari ci sono quelli che vedono al centro le slot machine, dove lo scopo è quello di ottenere almeno due simboli uguali. I format introdotti con la digitalizzazione si riallacciano sia alle versioni tradizionali sia a quelle più innovative, con grafiche avvincenti e ogni volta entusiasmanti, che nulla hanno da invidiare a quelle della leggendaria Liberty Bell. Le app, inoltre, si prestano per la fruizione dei servizi della pubblica amministrazione, compresi quelli della sanità pubblica e privata. Sono essenziali per comunicare, ascoltare musica, reperire informazioni e sviluppare relazioni, oltre che per svagarsi: basti pensare ai diversi social, non solo Facebook. Aiutano persino a trovare lavoro e ad ampliare la propria rete professionale: lo conferma il successo di LinkedIn. nSi rivelano uno strumento prezioso per ordinare cibo a domicilio ed effettuare acquisti sul web: non stupisce che sempre più aziende se ne avvalgano per il proprio e-commerce. Fino a non molti anni fa la maggior parte delle operazioni dovevano essere effettuate di persona e in presenza. L’utilizzo delle applicazioni sui dispositivi mobile ha conferito prospettive inimmaginabili alle tecnologie informatiche, modificando comportamenti culturali, sociali ed economici.