A Poggio Sannita (IS) domenica 18 agosto 2024 alle ore 17,30 nel salone del Palazzo Ducale, il professore Guido Giovanni Mancini (classe 1945) presenterà la sua quarta raccolta di poesie intitolata emblematicamente “La voce del cuore” perché soltanto l’amore può salvare il mondo e la nostra società, di cui elenca i tanti, troppi aspetti negativi da bonificare. Nelle sue 226 pagine, tale volume, impresso dalla tipografia Cicchetti di Isernia, contiene: 151 poesie, 31 foto d’epoca, il dialogo “Nonno racconta” e i versi della “Serenata molisana” musicata dal prof. Adriano Scavo con evidenziato il relativo spartito.
L’introduzione si avvale della firma del giornalista Domenico Lanciano, fondatore e responsabile dell’Università delle Generazioni, il quale definisce tale libro come una vera e propria “Enciclopedia di valori e di sentimenti” da trasmettere alle presenti e alle future generazioni. Ed in effetti, Guido Mancini dedica tale opera ai nipotini Gioia, Thomas e Gioele. Particolare evidenza viene data allo spopolamento di Poggio Sannita come esempio di migliaia e migliaia di borghi che continuamente si svuotano di abitanti sia in Italia che all’estero soprattutto a causa della cosiddetta cattiva “globalizzazione”. Ovviamente, il Poeta Mancini invita tutti, istituzioni e cittadini, a voler salvare il più possibile non soltanto le case vuote ma soprattutto la cultura e l’identità del paese che finora ha dimostrato di aver saputo reggere unito ed integro per così tanti secoli.In precedenza il prof. Mancini aveva dato alle stampe, con sempre grande e significativo successo, tre raccolte di poesie: Per non dimenticare (2012), L’eco dei ricordi (2016), Memorie e fantasie” (2020). Il primo ed il terzo volume sono scritti nel dialetto di Poggio Sannita (ex Caccavone); mentre il secondo ed il quarto sono espressi in lingua italiana. Come si può notare, il nostro Poeta ha ormai preso la consuetudine di dare alle stampe e presentare una raccolta ogni quattro anni. Aspettiamo, perciò, che nel 2028 ci doni la sua quinta silloge. Abbiamo ancora bisogno di “Poeti-Promemoria” che possano ravvivare valori affievoliti.
Già con tali quattro ponderosi volumi Guido Mancini è da considerarsi uno dei più prolifici e rappresentativi poeti molisani, nel contesto di una Poggio Sannita conosciuta come “Borgo dei Poeti” e che come tale andrebbe valorizzato con le più appropriate iniziative da evidenziare anche a livelli nazionali ed esteri specialmente con la partecipazione dei poeti emigrati ed oriundi pure per ravvivare “le radici”. Un motivo in più per tenere legati sentimentalmente al borgo i poggesi che vivono oltre-confine. Anzi, Poggio Sannita potrebbe organizzare un annuale vero e proprio “Festival della poesia d’emigrazione e di esilio”.