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Unilever, Di Lucente: subito tavolo al ministero. Dobbiamo capire tempi e modalità dei prossimi passi

Pubblicato: 26-10-2024 - 225
Unilever, Di Lucente: subito tavolo al ministero. Dobbiamo capire tempi e modalità dei prossimi passi Politica

Unilever, Di Lucente: subito tavolo al ministero. Dobbiamo capire tempi e modalità dei prossimi passi

Pubblicato: 26-10-2024 - 225


Richiesto tavolo tecnico urgente

A seguito delle notizie discordanti che arrivano da Roma sul caso Unilever, abbiamo chiesto un tavolo urgente presso il Mimit per capire a che punto è la riconversione dell’azienda”. A dirlo è l’assessore regionale alle Attività Produttive, Andrea Di Lucente, a seguito dell’esito dell’incontro che si è avuto presso il ministero il 24 ottobre scorso.



“Essendo un incontro tecnico, la Regione e i sindacati non sono stati convocati. Adesso, però, abbiamo necessità capire quali saranno le tempistiche per la definizione della riconversione dell’azienda di Pozzilli e che cosa succederà nei prossimi mesi. Per questo motivo ho fatto partire immediatamente una richiesta di tavolo allargato nella quale chiarire una volta per tutte quale sarà il futuro dell’azienda e, di conseguenza, dei lavoratori oltre che dell’indotto. Allo stesso tempo, ho chiesto un incontro con i sindacati per fare il punto anche a livello regionale, in virtù del fatto che il 31 dicembre scadrà la cassa integrazione e, come Regione, vogliamo capire le tempistiche per il termine della procedura di valutazione”.



“La vicenda di Unilever – ha proseguito l’assessore – è tra i dossier sui quali l’assessorato pone la massima attenzione. Abbiamo avuto una serie di incontro con P2P e con la stessa Unilever, ma l’impressione è quella che manchi sempre un tassello. Inoltre, la seconda bocciatura arrivata dopo il no di Enea, rende le nostre preoccupazioni sempre più forti. È anche per questo motivo che chiediamo un tavolo ministeriale, così da sgombrare il campo da tutti i dubbi sull’attuale piano e sulla sua sostenibilità ma. al contempo, anche per avere ufficialmente un piano B da parte della multinazionale”. 





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