Cultura

L’Autrice molisana Giovanna Testa premiata con menzione speciale in occasione della Quinta edizione del premio letterario Nazionale “Publio Virgilio Marone” a Pozzuoli.

Pubblicato: 01-12-2024 - 242
L’Autrice molisana Giovanna Testa premiata con menzione speciale in occasione della Quinta edizione del premio letterario Nazionale “Publio Virgilio Marone” a Pozzuoli. Cultura

L’Autrice molisana Giovanna Testa premiata con menzione speciale in occasione della Quinta edizione del premio letterario Nazionale “Publio Virgilio Marone” a Pozzuoli.

Pubblicato: 01-12-2024 - 242


La menzione speciale al concorso nazionale Publio Virgilio Marone

Il 23 novembre 2024, nella sede dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli (NA), si è tenuta la cerimonia di premiazione della V edizione del Premio Letterario Nazionale “Publio Virgilio Marone”. L’evento, articolato in diverse sezioni – Poesia, Saggistica, Narrativa, Giornalismo e Scuole – ha visto tra i protagonisti l’autrice molisana Giovanna Testa, premiata con una Menzione Speciale nella categoria Saggistica Edita per il suo libro Tra le mura del carcere, torpore e passione (Edizioni Albatros, 2024).



Il volume è il risultato di un lavoro corale e raccoglie i contributi di Daniela Grignoli, Mariangela D’Ambrosio, Valentina Dardone, Giuseppe Di Leo, Roberto De Lena e Concetta Di Renzo. Il titolo sintetizza l’essenza del libro: il contrasto tra il torpore e la regressione dei corpi reclusi e il pulsare delle passioni umane, che sopravvivono, seppur con intensità variabile, anche dietro le sbarre.Un tema centrale dell’opera è l’analisi della sfera affettivo-emozionale dei detenuti, con particolare attenzione alla molteplicità di emozioni e sentimenti che si sviluppano nella quotidianità detentiva. Il libro esplora come l’umanità, lungi dall’essere annullata dalla reclusione, si manifesti con forza attraverso emozioni e desideri che testimoniano la resilienza della psiche umana. Questa resilienza e la capacità di cambiamento possono essere promosse attraverso iniziative e progetti che gli autori suggeriscono.Inoltre, il testo dedica attenzione al ruolo degli operatori penitenziari – polizia penitenziaria, psicologi, educatori, assistenti sociali, medici, volontari e altri professionisti. Non ci si limita a descrivere i ruoli, ma si approfondiscono le complesse dinamiche relazionali che si instaurano tra chi vive e lavora nelle carceri. Emergono così sfumature di empatia, ambiguità e sconfinamenti che rendono unico il rapporto umano tra detenuti e operatori.Un libro che invita a riflettere sulla condizione carceraria, svelandone le contraddizioni e le potenzialità, e che offre un contributo significativo al dibattito sul sistema penitenziario e sulla sua capacità di preservare e valorizzare la dignità umana.


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