RIMINI. In occasione dei Campionati Italiani di Cucina 2025 di Rimini, a cura della Federazione Italiana Cuochi, kermesse di alto spessore organizzativo e professionale, la nutrita squadra molisana torna con un carico di medaglie da far invidia alla nazionale italiana di scherma. Metalli preziosi arricchiti dalla felicità di chef che del loro lavoro ne fanno bandiera e orgoglio restante. Una regione, spesso marginale, si pone all’attenzione nazionale. Prende plauso e applauso, grazie a professionisti del settore gastronomico che, oltre alla grande professionalità, impongono la freschezza gioiosa alla partecipazione. Donne, uomini, giovani e diversamente connessi - tanto da essere speciali -, hanno garantito il successo con la sapienza di chi non governa il mondo, ma lo sospinge a essere il motore della vita quotidiana. Il racconto è un piacere condividerlo e ancor di più nel farlo non sottacendo emozioni e alzate di mani al cielo. Febbraio è il mese delle Fiere, degli incontri e delle Bore Internazionali, ma le attenzioni sono tutte per il campionato italiano di cucina. Giorni particolarmente intensi, quelli del 16, 17 e 18 nel mese che apre le porte al carnevale e, si spera, consacra il fuggi fuggi dell’inverno. Non la spocchia dell’insegnamento, dell’autoreferenzialità, del voler apparire a tutti i costi, ma solo amore per chi e cosa dona alla cucina la primaria importanza dell’incontro. Gli ingredienti per la cucina della tradizione, innovativa o sbalorditiva, iniziano a irrompere sui banchi dei mercati, supermercati, negozi di vicinato. Si fa una bella “sporta” di essi, e si parte alla volta di Rimini.
L’adrenalina inizia il suo corso, e la voglia di partecipazione assume la necessaria concentrazione. La squadra è unita e l’incitamento reciproco sale sin da subito. “Andiamo a vincere e alzare la bandiera del Molise” la voce unanime di una squadra che, guidata dal team manager Matteo Miucci e dai coach Gaetano Minervini e Raffaele Garofalo, già da subito ha espresso la straordinaria sinergia venutasi a creare dopo l’attenta selezione dei componenti. Giovanni Di Benendetto, Marco Massaro, Nestor Valentini, Simone Albanese, Andrea Soledad Lopez, Melissa Felice, Sione Petti, Brigida Palladino, Chiara Di Pietro, ha entusiasmato nell’assoluta compostezza di chi è consapevole di poter essere tra i primi. Nel gareggiare nella categoria che poneva al centro la “Cucina calda”, ha così potuto ricevere il giusto premio della ambitissima medaglia d’argento. L’applauso unanime non è terminato con inevitabili abbracci che sono succeduti a catena. Palmiero Christian si fa onore, nonostante la sua giovane età, nella sezione dedicata ai “migliori allievi”, portando a casa e nella casa da cui proviene, l’istituto alberghiero IPSEOA di Vinchiaturo (CB), una incredibile ulteriore medaglia d'argento. “Chi si accontenta gode”, avremmo citato nel gioire la vittoria ma, la veterana Ernesta Vassolo, in gara nella categoria dedicata alla migliore professionista lady chef, urla al cielo la restanza di chi da Chiauci aspetta l’applauso per la sua incredibile ennesima medaglia d'argento. Soccorsa Tomasone, Lidia Lutan e Joayda Herrera, si manifestano tre vere colonne nella categoria “street food”e sotto la sigla “Molise street”, portano al collo un’altra medaglia : ancora argento.- Finita qui?- Neanche per idea. In campo perle come Fabrizio Savini e Soledad Andrea Lopez, nel confermare la forza dell’impegno e della dedizione indefessa nella professione più golosa al mondo, si superano e combattendo alla pari con mostri sacri della cucina, dopo aver debitamente affilato le lame di coltelli, cucchiaini e attrezzi dal nobile intento, significativamente e anche con qualche pizzico di rammarico, il primo nell’individuale “cucina calda” , la seconda nel concorso dedicato alla difficile arte della “pasticceria per la ristorazione”, si lasciano all’emozione, di chi sa di poter, prima o poi, tornare vincitore.
Questa volta è ancora meritatissimo argento. Ma la gioia, quella che manifesta la forza di un gruppo costruito, voluto fortemente dai vertici della componente regionale, che comprende le due sezioni provinciali di Campobasso e Isernia, nelle persone di Massimo Talia, Matteo Miucci e Giovanni Colarusso, i quali all’unisono plaudono alla gioia immensa che ha caratterizzato l’edizione 2025 dei Campionati Italiani di Cucina, la si è manifestata grazie a Federica Zucchini e Arianna Di Maria ragazzi speciali per una medaglia d’oro assai speciale, quella del primo posto assoluto, e quindi medaglia d’oro, nel contest dedicato alle migliori scuole alberghiere.
L’ IPSEOA di Vinchiaturo (CB), rappresentato e coordinato dalla professoressa Bernadette Luana Marino, vince, convince e abbatte le barriere dell’indifferenza. Il Molise della biodiversità eccellente, della spesso mancata attenzione da parte di organi preposti alla sua valorizzazione, che non guardano la forza del futuro fermandosi a semplici e inutili campagne di autoreferenzialità divulgativa, torna a casa con una valigia piena di sogni, piena di voglia di restare e di portare dal margine al centro la garbata lezione di vita assunta dalla competizione appena terminata. Una voglia che non nasconde l’amarezza di una regione senza progetti per i nostri giovani, ma che arride a essa e porta finalmente in tavola una, seppur momentanea, ritrovata felicità. Evviva i cuochi, evviva la vita!