Cronaca

Giornata della Memoria in Molise. Il ricordo delle vittime di San Giuliano Di Puglia del presidente Francesco Roberti.

Pubblicato: 31-10-2025 - 1275
Giornata della Memoria in Molise. Il ricordo delle vittime di San Giuliano Di Puglia del presidente Francesco Roberti. Cronaca

Giornata della Memoria in Molise. Il ricordo delle vittime di San Giuliano Di Puglia del presidente Francesco Roberti.

Pubblicato: 31-10-2025 - 1275


Questa mattina la Giornata della Memoria a San Giuliano Di Puglia

SAN GIULIANO DI PUGLIA. È una giornata particolare, per certi versi storica.Il Consiglio Regionale è riunito a San Giuliano di Puglia, nel luogo diventato un simbolo per l’intera Italia.San Giuliano di Puglia è una cittadina, una collettività, ferita indelebilmente alle 11,32 di quel funesto giovedì 31 ottobre 2002.Oggi, la Regione Molise celebra la Giornata della Memoria, istituita con la legge regionale numero 29 del 12 novembre 2003, insieme ai cittadini del luogo dove la storia del Molise è cambiata per sempre. Nella nostra regione, infatti, c’è un prima 31 ottobre 2002 e un dopo 31 ottobre 2002.Un triste spartiacque per la nostra terra e per quelle comunità che, ancora oggi, portano i segni di quella ferita, sia visibili sia negli animi dei molisani che hanno perso un figlio, un nipote, un parente, un amico, la propria abitazione, la propria attività. Quella scossa di terremoto, in pochi secondi, fu la causa del crollo della scuola “Francesco Jovine” e della disperazione dell’intera regione: in quel terribile istante, ventisette bambini e la loro maestra persero la vita.



Un’intera comunità, un’intera regione, sentirono crollare le proprie certezze: tutti noi vedemmo, senza poter far nulla, la scomparsa di una giovane generazione di studenti e di una maestra nel luogo che tutti noi genitori consideriamo il più sicuro per i nostri figli. La scuola.Anche per questo motivo, trascorsi ventitré anni, quel momento non è un ricordo lontano: è una presenza costante. Lo si avverte in ogni silenzio, in ogni sguardo, in ogni passo di chi ha vissuto e non ha dimenticato.Perché San Giuliano di Puglia non è solo un luogo della memoria, è un luogo della coscienza collettiva del Molise. Negli anni, tante parole sono state pronunciate dalle istituzioni, dai rappresentanti dello Stato e della società civile.Parole di cordoglio, di solidarietà, di promessa. Ma credo che oggi, più che mai, la memoria abbia bisogno di parole vere, di parole che guardano in avanti, e non soltanto indietro. La memoria è una responsabilità viva, che si rinnova ogni volta che mettiamo in sicurezza una scuola, ogni volta che proteggiamo un territorio, ogni volta che insegniamo ai nostri figli che la sicurezza non è un lusso, ma un diritto. E allora oggi voglio dire, con convinzione, che la ricostruzione di San Giuliano di Puglia sta finalmente per concludersi.



Nel 2026, come comunità molisana, potremo dire che un percorso lungo, complesso, a volte doloroso, sarà giunto al suo compimento. Non è solo una questione di opere e cantieri: è il segno della ripartenza, seppur nel dolore di chi non c’è più. Ad oggi, gli interventi finanziati con Delibera CIPE 62/2011 e conclusi sono stati 980 per un totale di oltre 289 milioni di euro liquidati, a cui sono da aggiungere 419 interventi extra CIPE conclusi e liquidati per altri 266 milioni di euro. Restano ancora da concludere 202 interventi CIPE e 69 extra CIPE. Degli interventi con fondi stanziati con Delibera CIPE 62/2011 le opere da concludere riguardano due chiese, quattro scuole, due opere pubbliche e 194 opere private.La Determinazione Direttoriale n. 170 del 29 settembre 2025 dell’Agenzia Regionale per la Ricostruzione Post-Sisma e per le Opere Strategiche e la Tutela del Territorio ha previsto l’aggiornamento al 31 dicembre 2025 il termine per la chiusura dei lavori relativo a tutte le concessioni di finanziamento in essere, fissando al 30 settembre 2026 il termine massimo per un’eventuale ulteriore dilazione della scadenza del 31 dicembre 2025, da concedersi - a seguito di formale istanza - esclusivamente a favore dei soggetti attuatori che - entro il 31/12/2025 - provvederanno ad approvare ed inviare all’ARPS, con la richiesta di ulteriore differimento dei termini, un cronoprogramma del completamento dell’intervento compatibile e coerente con la nuova scadenza oggetto della domanda di proroga. Tornando a questa comunità, San Giuliano di Puglia, oggi, non è il paese del crollo: è il paese della dignità, della memoria e della ricostruzione. È la cittadina che ha insegnato a tutti noi che dal dolore può nascere un nuovo inizio. E questa seduta del Consiglio regionale, celebrata qui, vuole proprio riconoscere e onorare questo percorso. Non è una semplice cerimonia: è un gesto di vicinanza reale, un atto simbolico e concreto insieme.Perché portare qui le istituzioni regionali significa riconoscere che il cuore del Molise batte anche e soprattutto nei suoi luoghi di dolore e di coraggio. San Giuliano ci ricorda ogni giorno quanto fragile sia la vita e quanto grande debba essere la nostra responsabilità. La responsabilità di chi amministra, di chi costruisce, di chi insegna, di chi educa. La responsabilità di fare in modo che ciò che accadde non accada mai più, non solo come speranza, ma come impegno operativo. In questi ventitré anni sono cambiate le leggi, sono migliorati i controlli, si sono  rafforzati gli strumenti di prevenzione.



Ma ogni volta che una scuola resta insicura, ogni volta che un edificio pubblico  attende troppo per essere adeguato, quella lezione rischia di svanire. E noi non possiamo permetterlo. Il Molise deve essere una regione che impara dal proprio passato per proteggere il  proprio futuro.Una regione in cui le scuole, gli ospedali, le strade siano luoghi di fiducia, non di paura. Una regione che non dimentica, ma che trasforma la memoria in azione. San Giuliano di Puglia è diventato un nome che il Paese intero conosce. Un nome che evoca dolore, ma anche resilienza. E oggi, da qui, voglio rivolgere un pensiero ai familiari delle vittime, a chi ha perso un figlio, un fratello, un’amica, un’insegnante.Il vostro dolore non è mai stato dimenticato. La vostra sofferenza è il nostro dolore. Le vostre lacrime hanno cambiato il corso della storia di questa regione e hanno contribuito a costruire un’Italia più attenta, più consapevole, più sicura. A voi va il nostro silenzioso rispetto, ma anche il nostro impegno quotidiano: quello di amministrare e governare con coscienza, di vigilare, di costruire in modo giusto e sicuro, di non lasciare che la memoria si riduca a una cerimonia. Tra qualche mese, nel 2026, quando la ricostruzione sarà finalmente completata, il Molise potrà guardare questo luogo non più solo con dolore, ma con gratitudine. Riconoscenza per la forza dei suoi cittadini, per la serietà delle istituzioni che hanno creduto in un percorso lungo e complesso, per la solidarietà che non si è mai spenta. La memoria della Scuola ‘Jovine’ è stata un esempio per tutto il Paese, generando una nuova cultura della sicurezza e della responsabilità civile.A distanza di ventitré anni, il nostro compito è ancora quello di rendere viva questa lezione. Di farne un faro, non un’ombra.



Perché ricordare non significa fermarsi: significa camminare con più coscienza, più rispetto, più amore verso la vita e verso il prossimo Grazie, San Giuliano di Puglia, per la forza con cui continui a insegnarci tutto questo. Grazie alle famiglie, ai cittadini, a chi non ha mai smesso di credere nella rinascita.  E grazie al popolo molisano, che oggi — ancora una volta — dimostra che la memoria, quando è vera, non pesa, ma guida. Grazie.E – in conclusione – il mio pensiero, il nostro pensiero, deve andare ai nostri 27Angeli e alla loro maestra che non siamo riusciti a proteggere: a loro vanno le nostre scuse e le nostre preghiere.



NELLA GALLERY FOTOGRAFICA A MARGINE DELL'ARTICOLO LE FOTO DELLA CELEBRAZIONE DI QUESTA MATTINA


Gallery dell'articolo





Articoli Correlati


cookie