Milano, 4 luglio 2025 - FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, sta guidando una rivoluzione silenziosa ma potente legata al modo di spostarsi e di vivere, che parte da un obiettivo tanto semplice quanto decisivo per aprire la via a un cambiamento profondo: affiancare i Comuni italiani per favorire una maggiore vivibilità dei centri urbani e consentire alle persone la libertà di scegliere la mobilità attiva in bicicletta . Si registra, infatti, nei primi sei mesi di quest’anno un crescente impegno in tal senso, a partire dalle strade adiacenti alle scuole e dalla limitazione della velocità urbana arrivando fino alla creazione di spazi condivisi e zone pedonali. A confermare la nuova tendenza sono i numeri dell’ottava edizione di ComuniCiclabili, il progetto di FIAB teso a valutare l'impegno dei territori nella promozione di un modo di muoversi più rispettoso dell’ambiente e delle persone, che si chiude con un bilancio straordinario: quasi 180 Comuni aderenti, ma soprattutto la dimostrazione che le cosiddette strade scolastiche, nate per limitare il traffico motorizzato e salvaguardare così la sicurezza e la salute dei più piccoli , stanno diventando i germogli di una progressiva trasformazione urbana. Dopo Milano, anche a Roma e un po’ in tutta Italia si stanno diffondendo le strade scolastiche, interventi apparentemente semplici che possono però generare cambiamenti profondi nella cultura della mobilità e del vivere.
"Quello che stiamo osservando è un cambiamento culturale profondo - spiega Alessandro Tursi, ideatore di ComuniCiclabili e già Presidente FIAB -. Le strade scolastiche e le zone 30 rappresentano un nuovo modo di concepire la città. Dove vengono introdotte, nascono spontaneamente iniziative di cittadinanza attiva, si rafforzano i legami di vicinato, si sviluppa una maggiore consapevolezza ambientale. È la dimostrazione che la mobilità sostenibile non è solo questione di mezzi di trasporto, ma di qualità della vita".
Per consolidare la collaborazione della Federazione con i Comuni italiani e la loro evoluzione, FIAB terrà oggi una cerimonia di consegna di bandiere gialle con “bikesmile” che attestano il miglioramento del benessere urbano e della fruibilità dei territori. Fra le città che hanno saputo cogliere al meglio le sfide legate alla mobilità attiva va menzionata Jesi, che ha conquistato la promozione da 2 a 3 bikesmile grazie a un’innovativa campagna di comunicazione sull'uso condiviso dello spazio pubblico. L'amministrazione marchigiana ha trasformato l'introduzione delle strade scolastiche in un vero e proprio percorso di educazione civica, coinvolgendo non solo le famiglie ma l'intera comunità cittadina. Si distingue, tra le new entry, Castel di Sangro, in provincia de L’Aquila, che conquista i 4 bike smile per l’attenzione a tutto tondo allo stile di vita attivo: una località di turismo sportivo che si è dotata nel tempo di una rete ciclabile sviluppata e che ha di recente intrapreso, in sinergia con FIAB, la scelta della “città 30”. Non da meno è, infine, l'esperienza di Bra, in provincia di Cuneo, che ha ottenuto la promozione da 2 a 3 bikesmile distinguendosi per l’istituzione delle prime "Zone ciclabili" d'Italia, uno strumento normativo recentissimo che FIAB si propone di far conoscere e diffondere nel resto del paese: un ulteriore passo avanti nella scia della città 30, che è il presupposto su cui si fondano progetti di ampio respiro, che contemplano anche una serie di interventi per trasformare la città, valorizzando le aree verdi e riprogettando gli spazi dedicati a chi si muove a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici.
“Le numerose attivazioni dei Comuni sono segnali forti di una nuova idea di città, dove la mobilità attiva diventa uno strumento per migliorare la qualità della vita, proteggere la salute e ridisegnare il nostro modo di vivere lo spazio urbano”, conclude Alessandro Tursi.
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