RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ANTONIO FEDERICO – PORTAVOCE CAMERA DEI DEPUTATI M5S
Il Consiglio dei Ministri ha appena approvato il Decreto Clima, il primo decreto legge totalmente ambientale realizzato in Italia e uno dei pilastri che costituiscono il Green New Deal, insieme a legge di bilancio, Collegato ambientale, legge Salvamare, in discussione alla Camera, e ‘Cantiere ambiente’, all’esame del Senato.
I punti principali del decreto spaziano in diversi ambiti. Ad esempio aumentano poteri, risorse e personale a disposizione dei commissari che si occupano di bonifica delle discariche abusive e depurazione delle acque. Un modo per fermare le ‘storiche’ infrazioni ambientali dell’Italia, applicando anche alla depurazione il modello che ha funzionato per le discariche.
Il decreto guarda anche con attenzione all’educazione ambientale nelle scuole. Previsti 6 milioni di euro, nei prossimi tre anni, per informazione, formazione e sensibilizzazione negli istituti di ogni ordine e grado per progetti, iniziative, programmi, campagne e attività di volontariato degli studenti.
Spazio poi alla trasparenza dei dati ambientali. Significa che i soggetti pubblici, concessionari di servizi pubblici dovranno rendere disponibili in rete, in formato aperto e accessibile, i risultati delle rilevazioni effettuati. Entro 6 mesi i gestori di centraline e di sistemi di rilevamento automatico dell’inquinamento atmosferico, della qualità dell’aria e di altre forme di inquinamento e i gestori del servizio idrico dovranno assicurare la visualizzazione delle informazioni. Il tutto confluirà in un database pubblico realizzato da Ispra con 1,5 milioni di euro.
Previsti, invece, 20 milioni di euro da destinare ai comuni per realizzare o implementare il trasporto scolastico per i bambini delle elementari e medie con mezzi ibridi o elettrici e 30 milioni per la riforestazione urbana: fondi per la piantumazione e il reimpianto di alberi, silvicoltura, creazione di foreste urbane e periurbane. In questo modo diamo maggiore importanza al ruolo che gli alberi svolgono per il contrasto ai cambiamenti climatici grazie alla propria funzione di stoccaggio della CO2. Più alberi significa meno inquinamento, più attenzione contro il dissesto e rialzo delle temperature in città.
Per le città e le aree sottoposte a infrazione europea sulla qualità dell’aria, inoltre, sono stanziati fino a 1500 euro per la rottamazione dell’auto fino alla classe euro 3 e fino a 500 euro per i motocicli a due tempi. Per un totale di 255 milioni di euro. Il bonus ridurrà le emissioni climalteranti, per questo può essere rinvestito in servizi ambientalmente sostenibili come abbonamenti al trasporto pubblico locale o regionale, acquisti di biciclette e di altri servizi simili.
Istituito anche un fondo di 40 milioni destinati ai comuni per la realizzazione, il prolungamento, l’ammodernamento o la messa a norma di corsie preferenziali. Questo permetterà ai mezzi pubblici di raggiungere più velocemente le destinazioni incentivando l’uso dei mezzi pubblici a discapito di quelli privati.
Finalmente, poi, parte la sperimentazione per dotare i negozi, ma anche botteghe e mercati rionali, di green corner per la vendita di prodotti sfusi riducendo la quantità di imballaggio ‘usa e getta’ che entra nel ciclo dei rifiuti.
Infine via al programma ‘Italia Verde’ grazie al quale, ogni anno, una città sarà premiata come ‘Capitale verde d’Italia’ in modo da favorire la competizione tra le diverse realtà territoriali per progetti sostenibili, buone pratiche, crescita verde e relativi investimenti. Questa norma accelera progetti, iniziative e attività di gestione sostenibile delle città italiane e ha ricevuto 9 milioni di euro in via sperimentale per i primi tre anni.
Insomma, con questo atto normativo il nostro Paese cambia paradigma nell’approccio alla tutela ambientale e fa passi avanti nell’adozione di pratiche green, coinvolgendo cittadini, attività, scuole e istituzioni.