Roma – Campobasso, 28 ottobre 2025 –La V Giornata della Sostenibilità Cooperativa, promossa da Confcooperative Nazionale e svoltasi a Roma presso il Palazzo della Cooperazione, ha riunito cooperative e giovani da tutta Italia per raccontare come il modello cooperativo stia concretamente costruendo un’economia sostenibile, solidale e inclusiva.
Tra le esperienze premiate anche una realtà molisana: Dialogo di Campolieto cooperativa aderente a Confcooperative Molise, che ha presentato il suo progetto di apicoltura sociale realizzato in collaborazione con LegaambienteÈ stato premiato lo scatto realizzato nell’ambito del progetto dal fotografo Silvano Mastrolonardo.La fotografia è stata riconosciuta come una rappresentazione visiva del significato più profondo della sostenibilità cooperativa: la cura della terra e delle persone, la bellezza della diversità e la forza dell’inclusione.Un’immagine che va oltre l’estetica, diventando racconto e testimonianza di come la cooperazione possa generare valore umano e ambientale.
“L’apicoltura è diventata per i nostri ragazzi un nuovo mondo da esplorare, un modo per riscoprire fiducia, autonomia e responsabilità,” ha raccontato il vicepresidente Stefano Ruscitto, affiancato da Fabiola D’Amico del CdA della cooperativa. “Abbiamo unito formazione, lavoro e rispetto per l’ambiente, dimostrando che la sostenibilità più autentica nasce dalle persone.”La Giornata, presieduta dal Presidente nazionale Maurizio Gardini , ha riaffermato l’impegno del movimento cooperativo nel perseguire gli Obiettivi dell’Agenda 2030 e nel promuovere una crescita fondata sulle 5 P: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership.
L’evento è stato sostenuto dalle società di sistema di Confcooperative – Cooperazione Salute, Power Energia, Centro Turistico Cooperativo, assimoco , ICREA Banca e Node – Hub per l’Innovazione Cooperativa – a testimonianza della sinergia che rende la sostenibilità un percorso condiviso.Maurizio Gardini: “Dobbiamo essere più bravi a raccontare il bene. Perché il bene è più grande, ma spesso il male si racconta meglio.”